"La nostra città ha bisogno di aprirsi al contributo di Roma e del Governo nazionale"
Ascoli Piceno | Alla presenza del neo vice ministro allo Sviluppo Economico, On. Adolfo Urso, il candidato sindaco Guido Castelli ha illustrato i contenuti delle proposte programmatiche relative al rilancio dell'economia picena.

Adolfo Urso (Foto d'archivio)
Guido Castelli ha delineato gli aspetti essenziali che a suo avviso devono costituire il presupposto decisivo affinché un'amministrazione comunale possa credibilmente proporsi al governo della città. "Ascoli Piceno ha bisogno di un sindaco con una significativa esperienza politica, maturata sul terreno istituzionale, oggi requisito imprescindibile, soprattutto per la rete di relazioni e contatti che nel corso degli anni si è avuto modo di costruire. La nostra città ha bisogno di aprirsi al contributo di Roma e del Governo nazionale, per conoscere le opportunità da cogliere a livello legislativo, nonché europeo, per aiutare Ascoli Piceno a uscire dai problemi che la riguardano".
E la presenza di Adolfo Urso, venerdì nominato vice ministro allo Sviluppo Economico, non è stata casuale. "Insieme abbiamo costruito gli elementi distintivi di un piano strategico per stimolare l'economia locale",ha aggiunto Guido Castelli prima di lasciare la parola ad Adolfo Urso, il quale, nel richiamare il lavoro svolto nell'ambito del commercio esterno e dell'internazionalizzazione già nel primo governo Berlusconi, ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di attrarre investimenti sul territorio.
"Ad Ascoli Piceno bisogna intervenire nella direzione di incentivare le grandi realtà industriali e la soluzione finanziaria può essere ricercata nel promuovere il coinvolgimento dei Fondi Sovrani di alcuni paesi arabi, di Singapore e cinesi, che dopo la batosta subita in USA vogliono investire in Europa. L'ex cartiera Ahlstrom, in questo senso, figurerà nel pacchetto di investimenti che il comitato creato in sede ministeriale promuoverà negli ambienti finanziari internazionali. Questa misura dovrà essere accompagnata - ha aggiunto Urso - da nuovi strumenti capaci di rinnovare lo spirito dell'imprenditorialità della città. Penso alla zona franca urbana, ai benefici della legge n. 181 e alle risorse per la bonifica delle aree in crisi. Credo quindi - ha concluso il vice ministro Urso - che attraendo investimenti finanziari attraverso Fondi Sovrani e imprese private, preventivamente selezionate, e sviluppando l'imprenditoria ascolana, mettendo a disposizione benefici straordinari offerti dalla Zona Franca urbana, dalla legge 181, si possa innestare un processo di crescita importante".
Adolfo Urso ha manifestato anche la volontà di tornare in autunno ad Ascoli Piceno, organizzando una giornata dell'economia ascolana, durante la quale approfondire compiutamente l'insieme di opportunità, previste anche nell'ambito dell'Unione Europea, per il sostegno e la crescita delle imprese.
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09/05/2009
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Betto Liberati