Grottammare e Paesaggi Umani 2009: intervista a Daniele Mariani
Grottammare | Dopo la manifestazione del 1 maggio al Parco delle Rimembranze, intervista al consigliere Daniele Mariani, per un resoconto sull'esperienza.
di Daniela Abbondanza
Daniele Mariani
Cosa sono i "Paesaggi Umani"?
La presa di coscienza da parte di tutti del rapporto che ci lega simbioticamente a ciò che ci sta intorno. In altre parole, e più nello specifico, il sostantivo "paesaggio" rappresenta un sistema integrato tra panorama geografico e le sue peculiarità culturali, le tradizioni locali e quelle artistiche. L'aggettivo "umano" può ad una prima interpretazione significare che tale sistema è fatto di uomini, ma può contenere anche il messaggio che questi paesaggi sono ancora vivibili ed a misura d'uomo. La fortuna di una terra come il Piceno è quella di avere una fitta ragnatela di relazioni tra tutte queste esperienze e tale intrico non rappresenta una complicazione, bensì un maggior interscambio tra queste persone e le loro relazioni.
In qualità di consigliere comunale con delega alle politiche giovanili ci racconti il tuo impegno per la riuscita della prima giornata di Paesaggi Umani?
Credo che ad oggi rappresenti il progetto più completo, interessante e per me qualificante che sono riusciti a portare a Grottammare. Anche questa esperienza è il frutto di un importante lavoro programmatico assieme all'Assessore Licia Canigola durato quasi un anno. Per me il lavoro è stato semplificato dalla creazione di due fitte reti che esprimono il senso del discorso precedente: la prima di tipo organizzativo insieme a Comunanze.net, alla Casa di Mattoni e all'Assessore Canigola; la seconda di tipo logistico tra tutti gli uffici comunali, funzionari e dipendenti che mi hanno aiutato nella realizzazione di questa giornata davvero molto impegnativa e che ho rivisto con piacere durante lo svolgimento della stessa. L'impegno di tutte queste forze e di relazioni, anche in misura diseguale, ha reso concreto ciò che avrebbe potuto rimanere solo un bel progetto.
Sei soddisfatto della partecipazione da parte del pubblico ai vari momenti della manifestazione?
In questa edizione di "Paesaggi Umani" si sono incredibilmente ed in maniera avvincente invertiti i ruoli tra attori e spettatori: il pubblico è diventato il vero protagonista, mentre attori, cantanti, interpreti delle varie performance hanno avuto il compito di sollecitare reazioni, stuzzicare e spronare. Il ruolo attivo del pubblico a Grottammare è stato veramente entusiasmante. Lo spettacolo di Antonio Rezza si è tenuto in una location che non era quella originale proprio per favorire questo processo. Abbiamo di fatto accantonato l'idea di utilizzare il palco a favore di una sistemazione tra la gente, in mezzo ai bambini, a contatto con gli anziani. Il momento successivo forse potrebbe addirittura essere ribattezzato, poichè non si è trattato di una "lezione" di giornalismo partecipativo, bensì di un "confronto". Ho ascoltato veramente una pluralità di voci intervenire e colloquiare con il professore Carotenuto il quale credo cercasse proprio questo tipo di reazione da parte dei presenti. La partecipazione è testimoniata dal fatto che i tempi di durata si sono protratti ben oltre il previsto. Infine il concerto di Ginevra Di Marco ha rappresentato un crescendo di emozioni. Persino la conclusione della giornata è stata momento di aggregazione dove molti partecipanti hanno contribuito alla pulizia del Parco delle Rimembranze o alla sistemazione degli allestimenti, mettendo a posto tavoli e panche. Per me rimarrà una giornata difficilmente ripetibile.
Un bilancio complessivo della seconda edizione di Paesaggi Umani.
Credo che il bilancio sia, come già detto, ampiamente positivo. In chiusura dei lavori, al termine della terza giornata, da parte di tutti (organizzatori, partecipanti, artisti) è emerso un senso di dispiacere dato da un prossimo distacco fisico, dal doversi salutare, ma anche un impegno comune per fare il possibile affinchè si tratti solo di un "arrivederci al prossimo anno". In tal senso il Comune di Grottammare si è già reso disponibile per ospitare una futura data di questo progetto che deve assolutamente andare avanti.
Hai qualche progetto per il prossimo anno? Vorresti che si migliorasse qualche aspetto della manifestazione?
Probabilmente potrebbe essere interessante ipotizzare un incontro (sia fisico che virtuale) durante l'inverno al fine di raccogliere idee per l'organizzazione dell'edizione 2010 ed immaginare un maggior numero di workshop magari coinvolgendo un maggior numero di località. I miglioramenti fanno parte dell'esperienza che si accumula e pertanto credo che arriveranno da soli senza assolutamente la necessità di ricercarli.
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08/05/2009
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