Pasqualino Rossi. La scoperta di un protagonista del Barocco a Serra San Quirico
Serra San Quirico | Trentanove dipinti provenienti da musei francesi, collezioni private e chiese italiane. La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 13 settembre.
di Andrea Carnevali
Trentanove dipinti provenienti da musei francesi, collezioni private e chiese italiane. La mostra dedicata a Pasqualino Rossi, che rimarrà aperta fino al prossimo 13 settembre, è un'esposizione sul manierismo tradottoTrentanove dipinti provenienti da musei francesi, collezioni private e chiese italiane. nella storia del pittore vicentino che era stato aggregato ai Virtuosi nel 1668 e poi all'Accademia di San Luca nel 1670.
Ma l'elezione di Carlo Maratta a principe dell'Accademia di San Luca lo spinsero a disertare. Il suo allontanamento sarebbe stato causato dalla sua fortuna come pittore di genere. La sua estraneità alle lezioni del Classicismo romano si conferma nel rifiuto improvviso dell'accademismo. L'esperienza di Pasqualino Rossi va indagata nei lavori nella Repubblica veneta: a Verona e Vicenza, poi a Roma ed infine nelle Marche.
Il suo stile si formò attraverso la copiatura della natura e dei pittori veneti. Gli esercizi iniziali, che lasciano intravedere le influenze venete, crearono il genere anedottico: giochi, scene con strumenti musicali, conversazioni e capricci femminili. Nella mostra di Serra San Quirico sono presenti molte delle esperienze pittoriche del Seicento e Settecento tra il Veneto e Roma. Pietro della Vecchia era stato un riferimento culturale per Pasqualino Rossi e nell'opera esposta a Serra San Quirico Testa di giovane guerriere con cappello piumato il giovane pittore incontra il linguaggio personalissimo del suo maestro.
Dalla mostra di Serra San Quirico la figura di Pietro Della Vecchia (almeno nella tela David e Saul con la testa di Golia) è vista all'interno di un linguaggio personalissimo di grande effetto emotivo. Insomma l'espressività di Pasqualini Rossi passa attraverso le tante influenze - dice il Lanzi - nella Storia pittorica della Italia - che è per lo più spirituale e al contempo quotidiano.
È quanto si vede dai segni pittori della mostra di Serra San Quirico, dove si scopre il suo gusto Bambocciante, che però non gli restituisce il ruolo di pittore che ebbe a Roma e nelle Marche (oltre agli altri luoghi dove lavorò), tant'è che Gaspar Méndez de Haro y Guzman, VII marchese del Carpio non possedeva alcun quadro con scene di genere né mezze figure o teste di carattere. Dai paesaggi puntuali e di genere Pasqualino dimostra un'inclinazione antiretorica e intimistica: la lontananza dal primo piano dei personaggi fa spaziare l'occhio dell'osservatore verso l'aperta campagna.
Nelle opere di Pasqualino Rossi esposte a Serra San Quirico c'è una visione personale della realtà che troverà più tardi un grande interprete della pittura del Settecento: Giacomo Cerruti. Dalla prima sala del Polo di Santa Lucia si sente subito il contatto colla pittura del genere aneddotico internazionale. È il dipinto Scuola di cucito e di lettura del Louvre a consentire di entrare nell'arte internazionale. Del resto Pasqualino Rossi è ricordato come pittore di genere, soprattutto per la raffigurazione di costumi e di scene di vita quotidiana.
Il pittore vicentino ritrae: lavandaie, contadine, pastorelle, vignaioli, suonatori, ambulanti ed altre comparse del suo tempo, oltre ai loro gesti (se lavorano la seta o se vanno al mercato oppure le strane arguzie dei personaggi). Nelle opere esposte a Serra San Quirico si trova, tuttavia, un'intelligente adesione allo stile del Correggio che è rielaborato, almeno per buona parte, nelle scene di genere.
Da questo punto di vista appare la composizione della Maddalena rapita in cielo nella chiesa di San Benedetto a Fabriano del 1679 e nello Sposalizio mistico di santa Caterina (Collezione privata modenese). Pasqualino Rossi riesce a convertire le diverse lezioni pittoriche barocche mediando tra la cultura cinquecentesca e neoveneta.
Le continue frequentazioni con Pietro della Vecchia e delle sue opere pittoriche, che evocano lo studio di Giorgione e Tiziano, hanno richiamato la narrativa pittorica di Pasqualino Rossi allo studio degli ambienti e dei paesaggi. La sua arte, senza essere immune dai riflessi dei pittori bresciani del Cinquecento e di Dossi Dossi, crea soggetti umili quali I Giocatori di carte a lume di candela, i Giocatori di morra e la Famiglia che si spulcia che si muovono all'interno di una narrativa unica, ma tra diversi linguaggi pittorici. Una certa influenza nel gusto veneto. Cara a Pasqualino Rossi è la storia della vita domestica in cui s'innesta - nello spazio descrittivo - il racconto di un mestiere. Che a quanto pare gli proviene quasi interamente dalle influenze di Van Lear.
Il contatto tra il carattere veneto e le influenze romane di Von Lear (detto il Bamboccio) portarono inevitabilmente ad una finestra aperta sulla società di fine Seicento. Del resto anche la pittura di Antonio Amorosi ne Lettura della mano (Roma, Collezione Lemme) rispecchia il carattere intimistico e in parte ambiguo della cultura bambocciate. Nel dipinto viene raffigurata un'anziana donna che le consegna una letterina che allude - molto probabilmente - al messaggio che le dovrà arrivare. Ancora più forte appare questo legame colla pittura di Pietro della Vecchia e l'opera di Van Lear che fu l'elemento congiunto ed anedottico del cambiamento culturale che conduceva al naturalismo caravaggesco. Tra l'altro nel dipinto Compianto su Cristo morto e Compianto su Cristo deposto ci sono forti richiami ai diversi fatti di violenza sull'avvenimento.
Su questa linea di lettura delle opere, allora, appare il dipinto di piccola dimensione dal titolo Scuola dei lavori femminili con donne intente al ricamo, al cucito ed alle lettura oppure altri dipinti di forte connotato ironico che descrivono le abitudini femminili: il lavoro al tombolo e la vanità. Il dipinto rievoca l'iniziale formazione del pittore, forse, accanto a Pietro della Vecchia. Il tema delle scuole viene inserito nella vitalità degli svolgimenti contemporanei e delle tematiche di genere che traggono ispirazione dai modelli rinnovati di Mansù Bernardo.
A tale proposito un dipinto esemplare è la Scuola di cucito del Louvre e la Scuola di giovani che offrono l'occasione di un'indagare la cultura parigina. Anche il continuo contatto con Pietro della Vecchia ha contribuito allo sviluppo di questo genere di espressione dell'artista. Ma come nei dipinti della chiesa di Santa Lucia si trova l'impronta culturale di Lorenzo Lotto così anche nel dipinto Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandra c'è la presenza della stagione lottesca. Le inclinazioni di Pasqualino Rossi verso la pittura di genere e di carattere anedottico è molto ricorrente: Scuola di cucito e di lettura e Maestro di musica con ragazzi che suonano e Maestro di scuola e riconducono ad una visione domestica inquadrata in scena brune.
Nella mostra di Serra San Quirico troviamo uno spazio anche per una visione europea dell'arte e della cultura di genere. Da Pietro Ricchi (1606-1675) Famiglia che si spulcia in intero i personaggi vengono illuminati da una luce decisa e di ispirazione francese (compaiono anche altri soggetti nordici). Va detto che Pasqualino Rossi nel suo soggiorno romano recupera la simbolica religiosa. L'esposizione di Serra San Quirico ha messo tuttavia insieme la cerchia degli artisti che gravitarono tra Venezia e Roma nel Sei-Settecento.
C'è anche da dire che si riesce a ripercorrere la poetica di Berbardo Monsù e del suo seguace Antonio Amorosi non dimenticando l'opera di Pier Leone Gezzi. Nell'esposizione di Serra San Quirico esiste anche un forte connotato religioso. Tra l'altro non va dimenticato che Pasqualino Rossi ha influenzato la pittura di Francesco Guerrieri. Ciò si vede dall'Immacolata Concezione raccontata attraverso un'appassionata conversazione di angeli che osservano compiaciuti la potenza divina della madonna che uccide il serpente.
Nell'Elemosina di Santa Lucia ai poveri riusciamo a vedere una folla agitata di persone che accompagnano la santa. Ma quello che più spicca è la luminosità della donna per la bellezza naturale - senza particolari costruzioni - dove l'elemento naturale viene inserito in un contesto comune. Nel ciclo pittorico della chiesa di S. Lucia è molto forte l'influenza della pittura di Lorenzo Lotto. Ne è un esempio il polittico della S. Lucia realizzato per la chiesa di S. Floriano. Ne Santa Lucia venamente trascurata al bordello è l'opera tra le meglio riuscite dell'artistica vicentino.
Il percorso di visita non termina nei due spazi espositivi (il museo e chiesa di S. Lucia), ma troviamo un altro dipinto di Pasqualino Rossi nella chiesa di S. Quirico e Giulitta cui si riflette l'emotività di Pasqualino Rossi. Questo sta a dimostra che l'artista ha uno stile che viene riproposto nelle tonalità fredde e nella stesura materica della sua cultura di origine.
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16/05/2009
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