"L'amarezza della politica"
San Benedetto del Tronto | Felice Gregori (PD): "L'ostilità personale del Presidente Rossi, ha travalicato il senso della responsabilità, privandoci del vice Presidente (con delega al lavoro) e dimostrando così un atto di personalismo e presidenzialismo davvero inquietante".
Felice Gregori
Da Felice Gregori, Coordinatore del PD di San Benedetto del Tronto, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Con profondo rammarico abbiamo ricevuto la notizia dell'allontanamento di Emidio Mandozzi dagli incarichi provinciali che ricopriva.
In un momento così delicato per il nostro territorio, che risente di una crisi nazionale ed internazionale ampia e drammatica diventata una catena a "effetto domino" della quale noi siamo tra gli ultimi e quindi più deboli anelli, bisognosi di figure istituzionali di riferimento, l'ostilità personale del Presidente Rossi, ha travalicato il senso della responsabilità, privandoci del vice Presidente (con delega al lavoro) e dimostrando così un atto di personalismo e presidenzialismo davvero inquietante.
Questi ultimi giorni sono stati molto tristi per chi vede nella politica uno strumento, che attraverso il confronto democratico, realizzi la crescita sociale, in particolare è stato certamente doloroso per chi, come Emidio Mandozzi ha sempre mantenuto responsabilmente gli incarichi.
Appaiono poi ancora più stupefacenti le motivazioni che sono state addotte per la revoca della delega che sarebbero "ad personam" e non in realtà, nei confronti del maggior partito che ha sostenuto con forza e passione il Presidente Rossi nelle precedenti elezioni provinciali e condiviso un percorso di cinque anni.
Ma in questi anni qualche problema il Presidente Rossi deve averlo creato, se oggi la maggior parte dei partiti che lo hanno appoggiato, e non solo il PD, hanno preso le distanze da lui; comprendiamo che non sia da tutti riuscire a reggere in modo equilibrato alle critiche che vogliono essere costruttive e che devono necessariamente verificarsi all'interno di una coalizione, ma non ci si aspettava che queste, provocassero una tale, sconsiderata, caduta di stile.
Non sarebbe stato più opportuno cercare di capire quali siano state le motivazioni che hanno indotto un partito grande come il PD a scegliere un altro percorso, piuttosto che non perdere occasione di screditarlo come il Presidente Rossi ha fatto durante l'ultima campagna elettorale ed ancor prima, persino nelle feste dell'Unità dove è stato ospite?
Da parte di qualcuno poco e male informato, le nostre primarie per scegliere il candidato della nuova provincia sono state definite "false", perché prive di "veri candidati", ricordiamo che alle primarie ha poi fortemente rifiutato di partecipare il Presidente Rossi. Se il Presidente è il paladino del popolo e della partecipazione, quale timore poteva avere delle primarie?
Vogliamo ricordare quanto espresso non più tardi di giovedì della scorsa settimana dall'ex segretario nazionale di Rifondazione Comunista Franco Giordano ad Ascoli, il quale ha dichiarato in occasione della presentazione del suo libro: "Senza le primarie Nichi Vendola non sarebbe potuto diventare...Nichi Vendola. In un momento di vuoto di democrazia, credo che sia opportuno fare le primarie che rappresentano una forma di partecipazione democratica. Oltre alla "mia" Puglia ci sono stati poi i casi di Napoli e Isernia dove i candidati della sinistra hanno ottenuto successo".
Queste dichiarazioni il Presidente Rossi le ha ascoltate direttamente e per tutta risposta ha revocato il mandato all'assessore Mandozzi perché questo ha avuto l'ardire di seguire l'iter delle primarie.
Di questa ostilità, se ne avvertiva sempre di più un sottile "crescendo", qui a San Benedetto ne abbiamo avuto recentemente una ulteriore prova quando il Sindaco Gaspari è stato accusato di "ennesimi attacchi strumentali e personali" solo perché aveva socializzato alcune sue perplessità sulle scelte promosse dal Presidente Rossi in ambito turistico e ambientale; di queste perplessità il Sindaco Gaspari aveva parlato all'interno di una riunione del PD (partito al quale il Sindaco appartiene e che promuove sempre e comunque la libera espressione) e non certo in un comizio pubblico.
Il Presidente Rossi ha dichiarato che il suo non vuole essere un attacco al PD; bene crediamo che questa frase racchiuda in pieno lo stato metafisico da lui raggiunto per cui non riesce più a distinguere l'importanza dei partiti, ricordiamo sanciti dalla Costituzione, ritenendosi l'unica persona indispensabile.
Se il Presidente Rossi sostiene che il suo non è un attacco al PD, allora perché "chiamare fuori" il PRC dall'amministrazione di San Benedetto?
Forse il locale PRC dovrebbe approfondire meglio le posizioni al proprio interno, per governare si debbono fare scelte e assumere grosse responsabilità, se si ritiene invece di giustificare le proprie carenze politiche mascherandole dietro posizioni di principio, si ammette che l'unico ruolo concepibile per rifondazione è quello di fare opposizione.
Apprezziamo molto la posizione equilibrata e responsabile dell'assessore Capriotti, per la scelta di rimanere in carica soprattutto in un momento così difficile per l'economia locale.
Il Presidente Rossi è stato sempre invitato, da noi del PD a confrontarsi sulle scelte ed i progetti ed anche a condividere percorsi che a livello provinciale, hanno avuto e avranno necessità di essere sviluppati o propriamente diversificati da quelli intrapresi finora.
Ma forse proprio "diversità" è la parola chiave.
Noi del PD abbiamo sempre detto di non essere contro il Presidente Rossi, ma di avere progetti diversi, diversi lo siamo a quanto pare, in modo sostanziale; in quanto tali, il nostro avversario politico è sempre stato e rimarrà Piero Celani, proseguiremo dritti sulla nostra strada senza cambiare direzione, nonostante tutto questo.
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08/04/2009
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