Inizia con l'Inno di Mameli e si conclude con il Nessun dorma (quello di All'alba vincerò!) la presentazione del candidato del Popolo della Libertà alla presidenza della Provincia di Ascoli Piceno. Ma l'obiettivo di Piero Celani non è quello di vincere all'alba, bensì nella serata del prossimo 7 giugno.

L'incontro politico si è svolto nel pomeriggio di sabato 4 aprile in una Sala Smeraldo dell'Hotel Calabresi gremita. Molte persone sono addirittura rimaste in piedi. E gli organizzatori gonfiano il petto nel vedere una manifestazione così ben riuscita.

In oltre due ore di dibattito, moderato dal consigliere comunale Bruno Gabrielli, hanno preso la parola gli Onorevoli Remigio Ceroni e Carlo Ciccioli, l'avv. Vittorio Santori (ex presidente provinciale di FI), l'ex DC Raffaele Tassotti, il sindaco di Cupra Marittima Giuseppe Torquati, i dirigenti comunali Luigi Cava e Andrea Assenti (rispettivamente ex coordinatori di AN e FI), il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Infriccioli, il repubblicano Antonio Felicetti e Pasqualino Piunti, consigliere provinciale e comunale, candidato alla vicepresidenza in rappresentanza del territorio costiero.

Nel suo intervento l'ex sindaco di Ascoli mette subito i puntini sulle i riguardo i possibili futuri scenari politici: «I cittadini devono saperlo: o si sta con noi, con gli uomini del fare del Pdl, o con la politica politicante che ha prodotto solo fumo. Non ci sono terze vie e non ci sarà spazio per personaggi che vorranno mercificare i loro voti e barattarli in cambio di poltrone».

Sull'assetto della coalizione Celani è dunque categorico: «Con chi si parte si arriva». Una chiusura totale a possibili apparentamenti in vista di un eventuale ballottaggio. Un ballottaggio eventuale ma, a detta del candidato Presidente, non ineluttabile: «Se in queste settimane lavoreremo bene sono certo che vinceremo al primo turno».

Durante il suo discorso Celani ringrazia il sindaco Torquati che sta organizzando una lista civica a suo sostegno: «una persona di grande coerenza politica», e l'ex sindaco di San Benedetto Domenico Martinelli, presente in sala: «i frutti della sua Amministrazione non sono stati fatti crescere da quella di Gaspari».

Celani passa poi a demolire 15 anni di gestione della Provincia targate centro-sinistra: «Con le amministrazioni Colonnella pensavamo di aver toccato il fondo, ma questi 5 anni di Rossi sono stati peggio. Rossi e Mandozzi hanno fatto della Provincia una scatola vuota e l'hanno riempita di nulla». Partono siluri verso gli avversari del centro sinistra: «Rossi ha operato talmente male che perfino il Pd ed il suo vice gli hanno voltato le spalle», e riguardo Mandozzi: «basta leggersi i giornali di questi giorni e vedere cosa pensano di lui i suoi ex alleati di Rifondazione. In questo quadro non sarà difficile per gli elettori scegliere il candidato migliore». Insomma, per Celani finora si sono succeduti amministratori di sinistra che hanno amministrato solo per conservare il potere e non per risolvere i problemi. Per dimostrarlo il candidato presidente cita l'immobilismo della Giunta Rossi in settori e problematiche come la gestione dei rifiuti, le infrastrutture, la promozione turistica del territorio, la crisi del lavoro.

Secondo Celani, Rossi avrebbe messo i bastoni tra le ruote a molti progetti provenienti da Comuni a lui politicamente non affini, impantanandone l'iter burocratico in qualche ufficio della Provincia: «Un atteggiamento vergognoso», commenta senza giri di parole l'ex primo cittadino ascolano. Critiche anche verso la gestione della Cultura in provincia: «In questo ambito la Provincia dovrebbe lavorare in sinergia con i comuni, coordinandone le attività e non inventarsi rassegne o mostre per accontentare artisti politicamente vicini».

Il candidato del centro-destra si concentra sul tema della viabilità, tanto caro all'auditorio sambenedettese: «Rossi dice che il problema del traffico si risolve diminuendo le auto, noi diciamo che occorre lavorare concretamente per riuscire finalmente ad ottenere i fondi per la realizzazione della Bretella». Si parla anche di urbanistica: «Per loro lo sviluppo urbanistico si fa riqualificano l'esistente, hanno mummificato il nostro territorio, serve una scossa. La scossa che possiamo dare noi, che siamo uomini del fare».

«Dopo dieci anni di Amministrazione Celani, Ascoli è profondamente cambiata in meglio» , valuta l'On. Ceroni. Non a caso l'On. Ciccioli descrive così l'indole del candidato presidente: «Celani non si perde in ragionamenti complessi, ma dà pragmaticamente risposte ai problemi» . A questo punto, se fosse stato un vecchio tele-venditore, l'Onorevole avrebbe potuto aggiungere: «Provare per credere».