Turismo e terremoto, parla Mandozzi
Ascoli Piceno | Il candidato Presidente Emidio Mandozzi non nasconde i propri dubbi sulla richiesta inoltrata dalla Regione Marche, cui è seguita quella della Provincia di Ascoli, di inserire il territorio piceno nell'elenco delle aree danneggiate dal sisma.

Emidio Mandozzi
Il candidato Presidente della Provincia, Emidio Mandozzi, non nasconde i propri dubbi sulla richiesta inoltrata da parte della regione Marche, cui è seguita quella della Provincia di Ascoli, di inserire il territorio piceno nell'elenco delle aree danneggiate dal sisma, onde poter rientrare nei possibili benefici di legge per la riparazione dei danni subìti, cosa al momento peraltro assai remota.
Un tema molto delicato, soprattutto in questa fase specifica di vita economica del Paese, come del resto testimoniato dai dati non certo soddisfacenti che si sono registrati nel week end del 25 aprile appena trascorso, così come emblematico il riscontro sottotono, sempre in riferimento alle presenze, fatto registrare da talune città, in primis Ascoli Piceno.
"Tali richieste - afferma Mandozzi -, se da un lato possono godere di legittimità in quanto sostenute da situazioni oggettive riscontrate in talune località, soprattutto montane, dall'altro lato rischiano di gettare ombre sulla fruizione turistica dell'intero territorio, in un momento di accentuata contrazione della domanda.
E se è vero che l'industria turistica è maggiormente fiorente in Riviera, è altrettanto vero che alimentando certi timori si rischia di danneggiare gli stessi territori montani e pedemontani, nonché le nostre città d'arte, in primis la città capoluogo".
"Le istituzioni dovrebbero agire come volano di promozione turistica del territorio - ribadisce Mandozzi -, secondo l'ottica di valorizzarne le peculiarità al fine di attrarre ed aumentare le presenze, nel Piceno stimate all'incirca in due milioni l'anno. Attenzione dunque a non alimentare, anche involontariamente, una dannosa psicosi tra la popolazione, con il nostro territorio che rischia di scontare, in aggiunta alla crisi economica, anche gli effetti negativi post-terremoto. Terremoto che, beninteso, ha la sua rilevanza in termini di legittime richieste di aiuto laddove ha prodotto danni significativi, ma in merito al quale è bene che le stesse istituzioni ponderino attentamente gli effetti che alcune dichiarazioni e/o prese di posizione possono produrre sull'intero territorio in termini di mancate presenze turistiche, soprattutto laddove non esiste alcun rischio o timore".
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27/04/2009
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Betto Liberati