Scuola: la preoccupazione dei precari
Ascoli Piceno | Il Coordinamento degli insegnanti Precari della scuola Primaria denuncia la peculiare situazione in cui questi si verranno a trovare nel prossimo anno scolastico: la drammatica perdita di ogni possibilità di lavorare e la mancanza di qualsiasi tutela.

Il Coordinamento provinciale dei docenti precari della Scuola Primaria della Provincia di Ascoli Piceno, a conoscenza delle disposizioni della CM 38/09 relative all'organico provinciale e allo schema di Decreto Interministeriale con gli allegati nei quali si riportano i tagli previsti per ciascun grado di scuola, per realizzare gli enormi risparmi decisi all'art. 64 della legge 133/09 e avuta notizia della ipotesi di Organico 2009/2010 per la Scuola Primaria, fanno presente quanto segue.
Il taglio di posti previsto a livello regionale per la Scuola Primaria è di 249, (sul totale di 927), da ripartire sulle 4 province.
L'ipotesi presentata dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno prevede un taglio di 130 posti, cioè più della metà di quanto previsto per tutta la regione.
Si aggiunga che i criteri in base ai quali è maturata tale ipotesi, non sono stati resi pubblici; nessuno infatti sa per quale motivo l'Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno abbia quasi raddoppiato i tagli prevedibili e a vantaggio di chi.
Non giova il fatto che la CM 38 consenta agli Uffici di effettuare "compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi gradi di scolarità", sia perché viene specificato che ciò può avvenire "anche nell'ottica, ove possibile, dell'estensione del tempo pieno", sia perché nelle tabelle allegate sono indicate in modo puntuale le quantità di tagli previsti per ciascun grado di scuola, alle quali occorre prima di tutto far riferimento, sia infine perché la quantità di compensazione è esagerata.
Per quanto sopra il Coordinamento diffida l'Ufficio Scolastico Regionale di avallare l'ipotesi dei 130 tagli di posti di lavoro, assolutamente sproporzionati rispetto alla quota regionale, in quanto tale decisione andrebbe a destrutturare la Scuola Primaria, a distruggere per anni la possibilità di lavorare nella Scuola Primaria da parte delle sottoscritte, proprio in un momento di grave crisi occupazionale in tutti i settori, perché l'ipotesi di tagli va molto oltre il tetto prevedibile per la provincia di Ascoli Piceno e infine perché si predispone il terreno per una grave discriminazione tra province e gradi di scuola.
Il Coordinamento chiede che l'Ufficio Scolastico Provinciale applichi i tagli così come definiti nelle tabelle allegate allo schema di Decreto Interministeriale, per i vari ordini di scuola, senza discriminare nessuno e senza compensazione alcuna.
Il Coordinamento chiede infine al Sindacato di prendere in considerazione la situazione dei Precari della Scuola, per tutelare il loro reddito, come sta avvenendo per la totalità dei lavoratori che perdono il lavoro.
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22/04/2009
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