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Terremoto, a due settimane dal sisma il punto delle Regioni

Ancona | Sotto la responsabilità della Protezione civile delle Marche diretta da Roberto Oreficini, si è riunito questa mattina, presso la scuola sottoufficiali della Guardia di Finanza il coordinamento delle Regioni per fare il punto della situazione.

di Stefania Serino

Abitazioni danneggiate dalle scosse sismiche

Sotto la responsabilità della Protezione civile delle Marche
diretta da Roberto Oreficini, si è riunito questa mattina, presso la scuola
sottoufficiali della Guardia di Finanza, sede del Dicomac (Di.Coma.C - Direzione
comando e controllo), il coordinamento delle Regioni per fare il punto della
situazione nei vari campi allestiti ed in vista dell'incontro che si terrà a Roma
martedì prossimo "per un primo bilancio del lavoro svolto e la messa a punto delle
attività da svolgere da parte delle Regioni da qui a giugno. Un incontro, quello di
martedì, utile anche a capire quando il coordinamento delle attività regionali
passerà dalle Marche, che lo ha assunto in via transitoria, all'Abruzzo" ha detto
Oreficini aprendo i lavori.

Oltre ai rappresentanti della Protezione civile delle varie Regioni, hanno
partecipato all'incontro Titti Postiglione, responsabile della sala operativa della
Protezione civile nazionale, e Maurizio d'Amore per la comunicazione e informazione.
Diversi gli argomenti trattati, tra cui il censimento avviato questa mattina
inerente tutte le persone residenti nei campi tenda. Operazioni effettuate da
squadre miste composte da due carabinieri e due volontari, che stanno raccogliendo
dati spesso già censiti, ma da organizzare in modo uniforme secondo uno schema
omogeneo.

Ruolo dei comuni e dell'Anci in materia di aiuti previsti dall'ordinanza emanata nei
giorni scorsi, problematiche relative ai vari campi, polizza assicurativa
integrativa attivata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile a favore dei
volontari all'opera, coinvolgimento delle associazioni, comunicazione e
informazione, scuola, gestione delle donazioni e delle derrate alimentari in arrivo,
smaltimento rifiuti, situazione sanitaria, gli altri argomenti trattati.

"Man mano che la situazione va normalizzandosi - ha detto Oreficini - emergono
esigenze crescenti di informazione da parte dei cittadini. Ristrutturazioni, allacci
del metano, contributi per autonoma sistemazione, sospensione di tasse e contributi,
sono solo alcuni esempi. Per questo assieme al Dipartimento nazionale stiamo
realizzando un progetto informativo che parte dalle schede di rilevazione della
situazione dei diversi campi, per formalizzare le domande più ricorrenti a fronte
delle quali più forte è l'esigenza di essere informati. Cinque minuti investiti in
comunicazione, possono far risparmiare ore e ore di lavoro". Il progetto prevede
l'utilizzo di segnaletica, sito internet, comunicati stampa, numeri verdi
telefonici, bacheche, schermi video già allestiti in circa venti campi e in via di
integrazione, radio locali, impianti di amplificazione per annunci in grado di
raggiungere immediatamente la popolazione.

Oggi è anche il giorno d'avvio dell'iniziativa "La scuola per l'Abruzzo", progetto
integrato a cui partecipa il Ministero per l'Istruzione, che attraverso insegnati e
psicologi punta al ritorno alla normalità, elemento importante per superare la
paura, effetto non visibile ma persistente del terremoto di due settimane fa.

La situazione sanitaria, è emerso dalla riunione, sta tornando normale, l'ospedale
dell'Aquila è ormai completamente operativo nelle tende, da circa una settimana,
mentre i medici di base sono tornati all'opera.

Prossima riunione del Coordinamento prevista per mercoledì 22 aprile alle 10 e 30.

Il Campo gestito dalle Marche. Dei sette Com (Centri operativi misti) allestiti
nell'area terremotata (con 160 campi tenda in totale), alle Marche e all'Umbria è
stato assegnato il sesto (Navelli), che comprende dodici comuni, ai quali ieri si
sono aggiunti Popoli e Bussi sul Trinio, salendo quindi a quattordici. Nella zona
sedici tendopoli. La gestione del Com Navelli si somma quindi al coordinamento delle
Regioni e alle attività dell'ospedale da campo, ulteriori fronti sui quali la
Protezione civile delle Marche è impegnata.

I Beni culturali. Dopo il terremoto di Umbria e Marche del 1997 tramite Legambiente
Marche e grazie alla grande esperienza maturata, altro versante d'impegno è il
recupero e catalogazione delle opere d'arte danneggiate, effettuato sotto il
coordinamento della Protezione civile nazionale.

L'Ospedale da campo delle Marche. L'Ospedale da campo allestito dalle Marche sta
operando a pieno regime ormai da quasi due settimane. Ad oggi sono stati trattati
oltre 1500 pazienti (dalla sera del sei aprile a questa mattina). Sta operando il
quarto turno, entrato in servizio sabato e all'opera fino a mercoledì. Ventidue
unità compongono il personale, di cui 8 medici, 12 infermieri e due addetti alla
logistica. Si sta andando verso la normalità, con minori traumatizzati acuti, ma con
interventi che riguardano spesso i soccorritori stessi. Il dieci per cento dei
trattamenti riguarda casi gravi, con una popolazione soprattutto anziana. Problemi
cardiologici e respiratori i problemi più ricorrenti.

20/04/2009





        
  



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