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"Dalla disastrosa gestione della discarica di Relluce emerge tutta la responsabilità di Celani"

Ascoli Piceno | Lo afferma l'Onorevole Amedeo Ciccanti dell'Udc rendendo noti nuovi particolari sulle carenze dell'impianto: "Mi dicono che sabato scorso è stato scaricato un camion di umido tra i rifiuti normali, ma c'è dell'altro..."

La discarica di Relluce

"Mi dicono che sabato pomeriggio scorso, quando l'attenzione è molto affievolita, è stato scaricato nell'impianto della discarica di Relluce un camion di umido tra i rifiuti normali. Mi dicono pure che i controlli su ciò che si scarica non si fanno come si dovrebbe e che nel passato è stato portato un compost misto a fanghi da depuratore nella zona Sentina per concimare ortaggi che vanno anche sulla tavola di ascolani e sambenedettesi", afferma Amedeo Ciccanti, deputato dell'Udc.

"Non so cosa ci sia di vero - prosegue l'Onorevole - ma una cosa è certa: la Provincia che dovrebbe controllare, come dice l'assessore Marchetti, forse non controlla. Perchè? Sono state presentate molte denunce sulla discarica di Relluce ma non è mai successo niente. Dal 2002 non è stata attivata la linea di triturazione della frazione secca e lavorazione pneumatici; non viene effettuata la separazione manuale della differenziata; i metalli non sono separati e vanno in discarica; il compost di qualità (linea verde) è fermo dall'aprile 2007".

"I rifiuti come entrano all'impianto ne escono per la discarica - nota Ciccanti - però si spende oltre un milione e duecentomila euro per la gestione di un impianto vecchio, inutile, che non serve a niente e l'Ascoli Servizi Comunali ne ha stabilito la proroga e l'affidamento con gara al ribasso d'asta, per fare cassa, incuranti della funzionalità del ciclo di lavorazione".

"Dalla disastrosa gestione dello smaltimento dei rifiuti a Relluce, - conclude l'Onorevole - emerge tutta la responsabilità del Sindaco Celani di aver voluto lasciare nelle mani di Tega e Travanti il ruolo di controllori e controllati della Società partecipata, con un danno enorme sia per l'ambiente che per le tasche dei contribuenti ascolani e della vallata del Tronto, che pagano una tassa rifiuti maggiorata senza riscontro del servizio offerto".

09/03/2009





        
  



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