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ITB: "SOS spiaggia: vogliamo una risposta concreta!"

San Benedetto del Tronto | Erosione delle spiagge rivierasche e atti vandalici negli chalet: l'associazione che da voce agli operatori turistici sta perdendo la pazienza. "Ma questo - spiega Ricci - non è solo un problema che tocca l'amministrazione ma tutti i cittadini!"

di Francesca Poli

Un momento dell'incontro, al centro Ricci ed alcuni operatori balneari dell'associazione

Il Presidente dell'ITB Italia (l'associazione degli imprenditori turistici balneari) Giuseppe Ricci solleva notevoli perplessità sulla preoccupante situazione delle spiagge rivierasche e sui continui atti di vandalismo e furti accaduti durante tutto l'inverno e non solo; situazioni che stanno diventando sempre più insostenibili e che infiammano gli animi degli operatori turistici. "Due problematiche importanti che devono trovare al più presto una soluzione - spiega Ricci - non solo per il benessere degli operatori del settore ma per tutta l'economia cittadina che vede nel turismo la sua maggiore fonte di reddito".

Il vulcanico Presidente denuncia in primis l'erosione costiera che, dalla concessione n° 25 fino al porto sambenedettese, ha visto la perdita di circa il 60% di spiaggia (circa 50 metri) "mangiata" dal mare. "Non sappiamo davvero come affrontare il problema in vista dell'estate. Siamo abbandonati alla deriva, non abbiamo notizie certe su come arginare il danno, gli imprenditori turistici non conoscono ancora il costo del Canone Demaniale, da ciò anche l'incertezza di assumere personale per la bella stagione: una spiaggia piccola significa meno personale e meno ombrelloni: come possiamo allora accogliere il turista se lo spazio che abbiamo basta solo ad ospitare i sambenedettesi?"

Ricci si dimostra preoccupato del possibile arrivo di una nuova mareggiata che potrebbe devastare ulteriormente le spiagge già messe in ginocchio dall'invernata. Un danno, quindi, non solo agli operatori del settore ma anche per la cittadina e per l'economia locale. Accuse pesanti, dunque, mosse dall'ITB all'amministrazione comunale che sembra "non aver mostrato nessun programma per sanare il problema! Le scogliere non hanno funzionato abbastanza, necessitiamo di un intervento immediato che le ristrutturi e le fortifichi. Ogni anno ci si limita a buttare lì "quattro ciotti" per niente... abbiamo bisogno di un intervento drastico o la più bella spiaggia adriatica, qual'era la nostra fino a qualche anno fa, non sarà più accessibile!" Un grido di allarme rivolto non solo all'amministrazione comunale e alla regione ma anche ai cittadini stessi.

Un'altra problematica sollevata dall'associazione è la mancanza di sicurezza degli chalet nei confronti degli atti vandalici che si sono susseguiti in gran numero durante la stagione invernale: furti, cabine e vetri rotti, serrande forzate. Il dato è impressionante se si pensa che il 90% delle concessioni sono state colpite da questi episodi, e alcune di esse anche ripetutamente.

La recinzione degli chalet evidentemente non basta a fermare i malfattori che per dispetto o per brutte intenzioni arrecano danni agli operatori che non sempre denunciano l'accaduto anche se spesso si tratta di danni di grave entità economica e che, comunque, arrecano chiari danni psicologici e morali a chi lavora e fatica per mandare avanti un'attività.

"Si deve tornare ad una cooperazione - spiega Ricci - tra forze dell'ordine ed operatori balneari. Inoltre bisogna cominciare e pensare seriamente a posizionare delle videocamere di sorveglianza dato che gli antifurti spesso spaventano il vandalo solo dopo che il danno è stato fatto".

Un grido di aiuto e una preghiera perché: "L'Amministrazione Regionale e Comunale devono darci risposte chiare sia sulla sicurezza che sull'erosione. Vi sono dei fondi regionali per avere finanziamenti in progetti per ripascimenti, scogliere, ecc, il Comune deve solo presentare un progetto e pagare il 25% dell'intervento!"... forse è il caso di pensarci sù...

07/03/2009





        
  



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