Da Dante Merlonghi dell'Italia dei Valori riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Pensando al futuro della nuova provincia di Ascoli Piceno, registriamo che ormai, per la prepotenza e l'arroganza, uniti ad atteggiamenti pretestuosi, il centro sinistra si troverà ormai costretto ad andare diviso, o meglio, una piccolissima parte dell'estrema sinistra preferisce consegnare la nuova provincia di Ascoli Piceno al centro destra.

L'attuale presidente sapeva già in partenza che sarebbe stato eletto a governare la provincia per una sola legislatura, in quanto era noto a tutti che la stessa provincia si sarebbe divisa e, quindi, si sarebbe trovato di fronte ad una nuova realtà. Tutto ciò è accaduto, invece di dimostrare la sua gratitudine a tutto il centro sinistra che gli ha permesso di fare il presidente della provincia unita. E' moralmente, politicamente, non concepibile che chi ha fatto il presidente della provincia unita possa essere anche presidente di una parte di questa, e perché allora non scegliere il territorio fermano visto che l'attuale presidente ha svenduto completamente il territorio piceno?

Ovviamente, registriamo che, mentre il candidato del PD, Emidio Mandozzi ha di fatto messo a disposizione la sua candidatura, purchè si avesse l'unità del centro sinistra, l'attuale presidente Massimo Rossi, dimostrando un forte attaccamento alla poltrona, ha preferito scegliere la strada della divisione (muoiano Sansone con tutti i Filistei), conscio di mettere a repentaglio il risultato elettorale, sbeffeggiando e dimostrando un'arroganza inaudita, un totale, sprezzante atteggiamento nei confronti dei partiti che, gli ricordo, sono stati quelli che lo hanno, purtroppo, candidato a presidente della Provincia di Ascoli Piceno.

L'Italia dei Valori fa un appello affinché questa nuova provincia metta i cittadini nella condizione di riscattarsi, rispetto alle umiliazioni e alle angherie subite in questi ultimi cinque anni. Noi, sicuramente, lavoreremo per questo! E' ovvio che chiediamo, a questo punto, a tutti un po' di orgoglio e di smascherare, attraverso il voto, quanti in questi anni hanno avuto un atteggiamento mistificatore nei confronti del piceno ed il mio riferimento va esteso sia al candidato di centro destra, già sindaco di Ascoli Piceno, Piero Celani, che a quello dell'estrema sinistra che, oltre a consegnarci una provincia povera, ci lascia una situazione piena di debiti e con una disoccupazione elevata al "massimo".

Il nostro impegno sarà, insieme a tutto il centro sinistra, quello di riscattarci per i futuri prossimi cinque anni, facendo una politica del risparmio del denaro pubblico, che incentivi l'occupazione, lo sviluppo e la realizzazione delle necessarie, improcrastinabili infrastrutture.