Asteria, un convegno per i prodotti alimentari tradizionali locali. Innovare per competere
Monteprandone | L'iniziativa rientra nell'ambito del più ampio progetto TRUEFOOD (Traditional United Europe Food) coordinato da Federalimentare e da un team di esperti del settore.

Un momento del convegno
L'innovazione dei prodotti alimentari tradizionali del nostro territorio deve orientarsi verso il miglioramento della sicurezza alimentare, verso una salubrità sempre più spiccata e un potenziamento dell'apporto nutritivo.
I prodotti alimentari tradizionali rappresentano infatti il patrimonio identitario delle diverse culture locali che convivono all'interno di un territorio, tuttavia la globalizzazione dei mercati sfida sempre di più le imprese a innovare le produzioni per essere più competitive. Questo, in sintesi, quanto emerso dal convegno dal titolo "Vendere bene il buono, dodici strategie per la valorizzazione e l'innovazione dei prodotti alimentari tradizionali marchigiani" che si è svolto nella sede dell'istituto Asteria e finalizzato alla valorizzazione dei prodotti alimentari tradizionali. Numerose le aziende locali del settore che hanno aderito al seminario con l'obiettivo di arricchire il proprio patrimonio di conoscenze e competenze cogliendo l'importanza dell'innovazione per la soddisfazione del consumatore finale.
In proposito è stata diffusa un'indagine finalizzata a conoscere le esigenze dei consumatori finali dalla quale è emerso che a definirsi "forte consumatore dei prodotti alimentari tradizionali" è oltre il 65% degli intervistati e gli aspetti cruciali che orientano la scelta del consumatore sono la consuetudine e la familiarità, i fattori salutistici ed il rispetto ambientale. Dall'indagine è inoltre emerso che "un prodotto alimentare tradizionale è un alimento che viene consumato frequentemente associato ad occasioni speciali o a certe stagioni; viene trasmesso di generazione in generazione e viene prodotto secondo regole ben precise nel rispetto del patrimonio gastronomico; presenta proprietà sensoriali note e distintive e viene anche associato a specifiche zone geografiche, regionali o nazionali".
I lavori del convegno sono stati aperti dal presidente di Asteria Dante Bartolomei che ha spiegato come Asteria sia un istituto che «si occupa di agro-ittico-alimentare legato alla salubrità e vuole impegnarsi affinché il territorio possa produrre prodotti agroalimentari di altissima qualità e che possano contribuire al miglioramento della salute dei consumatori consentendo inoltre alle imprese locali di approcciarsi anche ai mercati esteri. L'iniziativa del seminario rappresenta indubbiamente un contributo positivo in tal senso».
A seguire è intervenuto Paolo Petrini Vice Presidente della Regione Marche e Assessore all'Agricoltura Caccia e Pesca il quale ha spiegato come sia «necessario comprendere quali possano essere le modalità di valorizzazione dei nostri prodotti genuini che hanno tutte le qualità per affermarsi sul mercato ma che proprio sul mercato devono ritagliarsi degli spazi per attrarre il consumatore. Questo seminario spiega quindi quali sono le strategie più adatte e ben si sposa con le iniziative della nostra Regione attivate su questo fronte come il bando sulle filiere agroalimentari». Sono quindi intervenuti in qualità di relatori: Alessandro Cordelli di Federalimentare e Mediatore tecnico-scientifico Truefood, Valentino Piana e Michele Contel della società PEGroup.
L'iniziativa rientra nell'ambito del più ampio progetto TRUEFOOD (Traditional United Europe Food) coordinato da Federalimentare e da un team di esperti del settore e primo progetto integrato europeo rivolto alla ricerca alimentare nei cibi tradizionali, che coinvolge le federazioni dell'industria alimentare di 12 paesi europei e 29 Istituti di ricerca.
I prodotti alimentari tradizionali rappresentano infatti il patrimonio identitario delle diverse culture locali che convivono all'interno di un territorio, tuttavia la globalizzazione dei mercati sfida sempre di più le imprese a innovare le produzioni per essere più competitive. Questo, in sintesi, quanto emerso dal convegno dal titolo "Vendere bene il buono, dodici strategie per la valorizzazione e l'innovazione dei prodotti alimentari tradizionali marchigiani" che si è svolto nella sede dell'istituto Asteria e finalizzato alla valorizzazione dei prodotti alimentari tradizionali. Numerose le aziende locali del settore che hanno aderito al seminario con l'obiettivo di arricchire il proprio patrimonio di conoscenze e competenze cogliendo l'importanza dell'innovazione per la soddisfazione del consumatore finale.
In proposito è stata diffusa un'indagine finalizzata a conoscere le esigenze dei consumatori finali dalla quale è emerso che a definirsi "forte consumatore dei prodotti alimentari tradizionali" è oltre il 65% degli intervistati e gli aspetti cruciali che orientano la scelta del consumatore sono la consuetudine e la familiarità, i fattori salutistici ed il rispetto ambientale. Dall'indagine è inoltre emerso che "un prodotto alimentare tradizionale è un alimento che viene consumato frequentemente associato ad occasioni speciali o a certe stagioni; viene trasmesso di generazione in generazione e viene prodotto secondo regole ben precise nel rispetto del patrimonio gastronomico; presenta proprietà sensoriali note e distintive e viene anche associato a specifiche zone geografiche, regionali o nazionali".
I lavori del convegno sono stati aperti dal presidente di Asteria Dante Bartolomei che ha spiegato come Asteria sia un istituto che «si occupa di agro-ittico-alimentare legato alla salubrità e vuole impegnarsi affinché il territorio possa produrre prodotti agroalimentari di altissima qualità e che possano contribuire al miglioramento della salute dei consumatori consentendo inoltre alle imprese locali di approcciarsi anche ai mercati esteri. L'iniziativa del seminario rappresenta indubbiamente un contributo positivo in tal senso».
A seguire è intervenuto Paolo Petrini Vice Presidente della Regione Marche e Assessore all'Agricoltura Caccia e Pesca il quale ha spiegato come sia «necessario comprendere quali possano essere le modalità di valorizzazione dei nostri prodotti genuini che hanno tutte le qualità per affermarsi sul mercato ma che proprio sul mercato devono ritagliarsi degli spazi per attrarre il consumatore. Questo seminario spiega quindi quali sono le strategie più adatte e ben si sposa con le iniziative della nostra Regione attivate su questo fronte come il bando sulle filiere agroalimentari». Sono quindi intervenuti in qualità di relatori: Alessandro Cordelli di Federalimentare e Mediatore tecnico-scientifico Truefood, Valentino Piana e Michele Contel della società PEGroup.
L'iniziativa rientra nell'ambito del più ampio progetto TRUEFOOD (Traditional United Europe Food) coordinato da Federalimentare e da un team di esperti del settore e primo progetto integrato europeo rivolto alla ricerca alimentare nei cibi tradizionali, che coinvolge le federazioni dell'industria alimentare di 12 paesi europei e 29 Istituti di ricerca.
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26/03/2009
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