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Caccia agli immigrati clandestini nascosti nei casolari

Civitanova Marche | Tre arresti, due espulsioni e una denuncia: è il bilancio della serie di controlli effettuati, nei casolari abbandonati, dai carabinieri.

Una giornata di controlli ai casolari occupati abusivamente da clandestini è stata dedicata dai carabinieri della compagnia di Civitanova nei territori di Porto Recanati e Recanati, vedendo operare i militari delle rispettive stazioni dell'arma.

Segnalazioni e denunce di furti di letti e materassi avvenuti nei campeggi e nei bungalow della cittadina rivierasca, avevano messo i militari sulle tracce di presunti clandestini che, in cerca di un rifugio dove trascorrere le notti, si erano procurati le masserizie furtivamente ed avevano occupato abusivamente i caseggiati della pineta volpini di Porto Recanati.

Irruzione alle prime luci dell'alba di oggi in quei casolari dove dormivano una decina di sbandati e fotosegnalamento di 5 clandestini che avevano ricevuto decreti di espulsione delle questure di Agrigento, in quanto verosimilmente sbarcati poco fà nell'isola di Lampedusa. Tre marocchini e due tunisini, in tutto. Nei casolari diverse masserizie, probabilmente rubate per disperazione dai camping della zona.

Per due marocchini e un tunisino, poco più che ventenni, è scattato l'arresto per la norma sull'inosservanza ai decreti d'espulsione. Per gli altri due nordafricani il decreto del prefetto di macerata e le procedure d'espulsione di rito.

Non è la prima volta che i militari rinvengano clandestini nelle abitazioni della Pineta Volpini; arrivano a Porto Recanati perché è una località rinomata, fra i magrebini, e per evitare di incorrere nei frequenti controlli svolti su condomini come l'hotel house, prendono di mira case isolate che, nel periodo invernale, sono disabitate.

A Recanati, invece, un marocchino è stato denunciato per aver sub affittato un appartamento a un connazionale, clandestino, che era stato tratto in arresto un paio di giorni fa dai carabinieri del luogo. Le verifiche sulla abitazione hanno accertato che gli versava un affitto e che il locatario era ben conscio dello stato di clandestinità dell'uomo.

Gli arrestati sono stati posti a disposizione della magistratura maceratese, presso la casa circondariale di ancona, dove sono stati tradotti.

23/03/2009





        
  



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