Nei giorni scorsi, in gran segreto, si sono incontrati il sindaco di Ascoli Piero Celani e il nuovo direttore dello stabilimento della Manuli Rubber di Campolungo, Bertotto. Nessuno sa cosa in due interlocutori si siano detti, e soprattutto cosa il dirigente della Manuli abbia comunicato al sindaco.

Di sicuro il nuovo direttore della fabbrica ascolana, che ha avviato un programma di cassa integrazione a intermittenza per i suoi ormai poco meno di 400 dipendenti, e in una maniera che mai aveva fatto negli ultimi anni, non era stato nelle settimane scorse disposto a incontrare il maggiore sindacato interno all'azienda, il Sindacato dei Lavoratori, per rispondere ai quesiti posti in precedenza circa il futuro del sito locale.

"Nonostante avessimo chiesto un incontro ufficiale per avere chiarimenti circa i movimenti e i provvedimenti recenti della direzione aziendale - dice Andrea Quaglietti, RSU di fabbrica alla Manuli e membro del coordinamento nazionale SDL - comprese scelte e indirizzi di lungo periodo che ci sembravano delineare un processo di delocalizzazione ormai avviato, e diretto verso la Cina, il nuovo direttore che non aveva tempo di parlarne. In compenso, ha avuto tempo di incontrare e parlare con il sindaco Celani, guarda caso ora candidato alle provinciali, senza informare nessuno".

Il Sindacato dei Lavoratori si chiede: che cosa è emerso da questo incontro al vertice? La Manuli, che continua a prolungare la cassa integrazione, ha informato il primo cittadino circa i provvedimenti prossimi venturi che vuole prendere ? E quali sono?

Aggiunge Quaglietti: "Se il direttore dello stabilimento non parla o non chiarisce, forse perché esegue ordini dei superiori, perché non lo fa invece il sindaco Celani? L'attuale primo cittadino deve ricordarsi, specie in campagna elettorale, che c'è in gioco il lavoro e le condizioni di vita future di centinaia di lavoratori, anzi migliaia con l'indotto della fabbrica, lavoratori che poi sono anche, per la maggior parte cittadini di Ascoli o dei centri vicini della provincia".

"Nell'interesse degli operai e di tutti i dipendenti della Manuli - conclude Quaglietti - chiediamo che sindaco e direttore ci informino circa le prospettive dello stabilimento di Campolungo, perché sono migliaia di famiglie che vogliono sapere quanto è seria e a rischio la loro situazione occupazionale".