Nella giornata di ieri, giovedì 19 febbraio, la Squadra Mobile ha indagato in stato di libertà per il reato di truffa il cittadino cinese C.Z., di 32 anni, in regola con il permesso di soggiorno e residente a Castel di Lama.

Gli agenti, entrati in un bar del centro per effettuare un controllo, hanno notato che lo straniero, apparentemente intento a giocare con una macchinetta del "videopoker", stava realizzando una serie di vincite consecutive, pur non toccando alcun tasto dell'apparecchiatura.

A seguito di un controllo più approfondito, in effetti, si è scoperto che il giovane nascondeva nella tasca del giubbotto un telefono cellulare dotato di un particolare software in grado di interagire con quello della macchinetta e di determinare, per tanto, delle vincite fraudolente. Una tecnica già accertata in altri casi verificatisi in provincia che hanno visto coinvolti, analogamente, altri cittadini cinesi.

Il telefono, che verrà sottoposto ad accertamenti tecnici, è stato sequestrato, così come la somma di circa cento euro, tutta in monete, che lo straniero aveva indebitamente intascato.