"Avevamo un sogno" questo il titolo di uno dei due elaborati pubblicati su facebook nel profilo di Grottammare Futura, l'altro è titolato "Una ragazza..." in cui si parla rispettivamente della classe politica grottese e di problemi socio-occupazionali.

Basta scorrere velocemente i due testi per rilevare la visione per nulla positiva di GF rispetto all'operato dell'attuale classe dirigente e più in generale in merito al quadro sociale in cui versa tutta la città, "una città che possa guardare lontano anziché confrontarsi con l'attualità legata al singolo mandato - questo auspica GF che osserva - l'errore è stato dare fiducia ad una classe dirigente che avrebbe dovuto attuare riforme promesse e mai attuate".

Particolarmente toccante poi la storia di "Una ragazza..." dove viene tracciato il profilo di una delle tante famiglie italiane colpite dalla crisi occupazionale, visto attraverso gli occhi della giovane protagonista. Il padre di famiglia ha appena perso il posto di lavoro e la moglie rivolgendosi a lui dice: "è stato lo Stato a fallire nell'aver prodotto sempre più nuovi poveri".

Tale racconto suscita inesorabilmente un quesito rispetto agli eventuali interventi messi in campo dall'amministrazione Merli rispetto a problematiche come queste. Il Sindaco Luigi Merli proprio in questi giorni replicando a quanto dichiarato da Grottammare Futura, ha sottolineato il lavoro in itinere relativo alla riconversione industriale del Gruppo Arena per tutelare i lavoratori attualmente in stato di cassa integrazione, ma evidentemente le emergenze non si fermano qui a partire dal caso Itac dove i 70 lavoratori in cassa integrazione durante lo sciopero organizzato con CGIL CISL e UIL lo scorso 31 ottobre chiedevano proprio l'aiuto da parte delle istituzioni.

Ma il tema 'caldo' resta per il momento il bilancio di previsione 2009 che prevede aumenti su buoni mensa, asili nido e Tarsu, già resi noti in conferenza stampa dal Sindaco Merli e che questa sera passeranno in consiglio per l'approvazione, dopo numerosi segnali di protesta. Si prevede infatti una larga partecipazione di pubblico a fronte di una prevedibile accesa discussione tra maggioranza e opposizione in merito agli argomenti caldi all'ordine del giorno.