Ma io sto con la CGIL
Ascoli Piceno | La scorsa settimana ho partecipato ad un interessante attivo della CGIL ad Ascoli Piceno sulla crisi del nostro territorio. Oltre alle cose interessanti che ho ascoltato, la discussione mi ha suscitato una riflessione che vorrei rendere pubblica...
di On. Luciano Agostini

L'Onorevole Luciano Agostini
Il tentativo in atto da parte del governo nazionale è quello di dividere il mondo del lavoro, con una tecnica antica quanto il mondo, ma che ha pericolosi obiettivi da cogliere e cioè indebolire la coesione sociale, per attuare politiche mirate a privilegiare solo sacche particolari della società italiana.
Infatti, non ci troviamo di fronte ad una politica che per quanto possa essere avversata ha un chiaro indirizzo, niente di tutto questo, quello a cui ho assistito in parlamento nella mia breve esperienza sono solo norme contraddittorie o ad personam.
Voglio solo ricordare: il lodo Alfano, il decreto "salva Rete Quattro", poi i provvedimenti di politica economica, prima tagliando tutti i fondi previsti nella finanziaria 2008 per gli investimenti, solo per togliere l'ICI a quel 40% di famiglie che non erano state esentate dal pagamento dal Governo Prodi, e per ripianare i debiti di Alitalia per poi "regalarla" a una cordata di imprenditori, facendo fallire i precedenti tentativi di vendere la società compreso i debiti ad Air France che era interessata all'acquisto.
Così come per fronteggiare la grave attuale crisi economica e finanziaria, Tremonti, prima vestendo i panni del Robin Hood dice di voler tagliare i profitti delle banche, poi fa un provvedimento che le finanzia con soldi pubblici, ed affronta l'impoverimento delle famiglie italiane con la "Social Card" di 1 euro e 33 centesimi al giorno, facendo sprofondare il nostro paese nel ricordo della tessera del pane. Ecco, questo è ciò che sta accadendo, per non parlare della riforma della scuola, della sicurezza, ecc..
Il governo, invece di riproporre il tema del lavoro e della sua unità come forza vitale del nostro paese, come l'unico elemento di forza su cui contare, ne tenta la sua divisione.
Il ruolo del sindacato come difensore dei diritti e come interlocutore di coesione non può essere messo in discussione e questo grido di allarme arriva da chi, come me, non sempre si è trovato in sintonia con l'operato del sindacato e che vorrebbe organizzazioni più radicate nel variegato mondo del lavoro.
Ma una cosa è discutere su quale funzione deve svolgere il sindacato nel nostro paese, altra cosa è minare l'essenza stessa del sindacato. Per questo penso che la CGIL abbia fatto bene a porre il problema anche solitariamente, perché penso ne valga la stessa esistenza con funzione autonoma del sindacato.
Il sindacato difende i diritti, non è né può diventare un'agenzia di servizi. Il sindacato contratta, anche a livello decentrato, ma i contratti e lo schema di contrattazione non può non essere nazionale.
L'unità del mondo del lavoro non è prerogativa di alcuni, disprezzata da altri; per tutte queste ragioni sosterrò lo sciopero generale del 12 dicembre indetto dalla CGIL e parteciperò alle iniziative che la stessa organizzerà.
|
04/12/2008
Altri articoli di...
Ascoli Piceno
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati