Dopo la vittoria di Canzian nelle primarie di partito per la candidatura a sindaco, abbiamo visto un certo interesse dell’area della sinistra radicale e quindi anche di Rifondazione Comunista nei suoi confronti, un apertura al dialogo, è tutto vero?
Le primarie del PD sono state del tutto interne al Partito Democratico. Rifondazione Comunista ha idee chiare e precise sullo sviluppo e sulla gestione democratica e partecipata di un territorio come quello ascolano, devastato da anni di amministrazione Celani e di cui abbiamo, come Partito, più volte denunciato l’inefficienza.
Diamo quindi la nostra apertura e disponibilità ad un confronto programmatico serio che veda il coinvolgimento non solo dei partiti della sinistra di alternativa ma anche della sinistra diciamo “moderata” e soprattutto della società civile.

A livello provinciale abbiamo visto che la battaglia è appena cominciata, è credibile un accordo anche per Palazzo San Filippo con il Pd?
A dire il vero la battaglia la fanno altri e sono quelli che vogliono gestire il territorio con logiche clientelari e poco trasparenti, noi ci siamo sempre dissociati e certi dinamiche non appartengono alla nostra cultura né politica né individuale. Noi crediamo nella continuità del percorso programmatico avviato dall’amministrazione guidata da Rossi.
I risultati ottenuti e la partecipazione concreta di associazioni, sindacati, cittadini hanno dato una svolta innovativa al modo di governare la provincia. Questo ci porta ad affermare con convinzione che il progetto non può essere interrotto, può sicuramente essere rivisto in alcuni aspetti con il contributo anche della società civile, senza strumentalizzazioni e nel rispetto della collettività intera e delle esigenze del nostro territorio.
Detto questo è importante sottolineare la condivisione programmatica e del percorso avviato nel 2004. Se si parte da questo principio imprescindibile congiuntamente alla correttezza nei rapporti politici ed alla pari dignità di tutti senza prevaricazioni, non si escludono rapporti ed alleanze con l’attuale PD.

Da segretario provinciale di RC, come giudica l’attuale situazione della sinistra alternativa sul territorio e come si comporterà nei vari comuni della Vallata a partire proprio dal suo partito?
L’apporto di Rifondazione Comunista è sicuramente determinante in Ascoli come nella Vallata, ovviamente ogni territorio, ogni comune ha una realtà a se e non possono sicuramente essere racchiuse in un’unica definizione. Eventuali accordi saranno presi dai compagni e dalle compagne impegnati nei circoli territoriali tenendo conto di principi programmatici imprescindibili quali: le esigenze del cittadino in primis; la centralità dei servizi pubblici; la tutela del territorio, dell’ambiente e la salvaguardia del paesaggio; i comuni al servizio del cittadino; l’implementazione dei servizi pubblici a domanda individuale con particolare riguardo alle tariffe; il sostegno alle politiche di genere ed al coinvolgimento della collettività nelle scelte politiche locali, per citarne alcuni.