Marchio di qualità per strutture ricettive, firmato il protocollo di intesa
Ancona | Le strutture ricettive marchigiane hanno il loro marchio di qualità: un percorso avviato con la firma del protocollo dintesa tra Regione, Unione delle Province delle Marche e Unione regionale delle Camere di Commercio.
incontro indetto per la firma del protocollo di intesa
Le strutture ricettive marchigiane hanno il loro marchio di qualità: un percorso avviato questa mattina con la firma del protocollo d'intesa tra Regione, Unione delle Province delle Marche e Unione regionale delle Camere di Commercio.
Per l'assessore al Turismo, Vittoriano Solazzi, è stato raggiunto un obiettivo previsto nelle linee programmatiche del governo regionale: "La qualità è prioritaria in tempi di domanda selettiva e concorrenza globale. Una sfida che si vince unendo i soggetti, in un gioco di squadra a 360 gradi dove sia gli operatori privati che i soggetti pubblici sono attori.
La scelta del marchio rappresenta una opportunità per lo sviluppo del turismo nella regione perché ne evidenzia il valore aggiunto e fa emergere l'eccellenza dell'offerta". Fondamentale - ha sottolineato Solazzi - è elevare gli standard delle strutture creando una rete di servizi che rispondano a criteri di qualità.
Alla firma hanno preso parte l'assessore al Turismo della provincia di Pesaro e Urbino, Giovanni Rondina, in rappresentanza di U.P.I. Marche e Giuliano Bianchi, presidente Unioncamere Marche. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti degli enti e i soggetti del settore della ricettività alberghiera del territorio.
Il progetto, presentato da Piero Zagara, dell'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart), nasce dalla collaborazione tra Regione, Province, Sistema Camerale e Associazioni di categoria, per definire una serie di norme condivise e criteri operativi in grado di rappresentare un riferimento chiaro per quelle imprese turistiche che si impegnano ad elevare gli standard di qualità delle proprie aziende.
Infatti, l'individuazione di un marchio di qualità regionale, (in attuazione dell'articolo 20 della legge regionale n.9/2006), costituisce non solo una garanzia per il turista, orientandolo nella scelta verso un'offerta di qualità garantita da un soggetto pubblico, ma rappresenta anche un motivo di attrazione per la clientela più esigente, con conseguente ritorno economico per le imprese che aderiscono. Il marchio di qualità è anche uno strumento per introdurre elementi di tutela ambientale e sostenibilità nell'ambito del turismo.
Il protocollo specifica che, nel quadro della collaborazione tra le parti, particolare rilievo assume la programmazione e la realizzazione di iniziative per attività, progetti e servizi, con specifico riferimento alla qualità del patrimonio ricettivo regionale. "In particolare - si sottolinea - le parti si impegnano ad individuare un modello di qualità, selettivo e competitivo, in grado di aumentare il livello d'attrazione dell'offerta turistica regionale sul mercato nazionale ed estero".
Il protocollo prevede una stretta collaborazione tra i soggetti e l'istituzione di una Commissione da parte della Regione che avrà compiti di programmazione, coordinamento e controllo e che si avvarrà del supporto tecnico di un rappresentante Isnart. Le province assumono, inoltre, un ruolo propulsivo e incisivo di coordinamento interistituzionale e di raccordo funzionale per l'assegnazione del marchio
Per l'assessore al Turismo, Vittoriano Solazzi, è stato raggiunto un obiettivo previsto nelle linee programmatiche del governo regionale: "La qualità è prioritaria in tempi di domanda selettiva e concorrenza globale. Una sfida che si vince unendo i soggetti, in un gioco di squadra a 360 gradi dove sia gli operatori privati che i soggetti pubblici sono attori.
La scelta del marchio rappresenta una opportunità per lo sviluppo del turismo nella regione perché ne evidenzia il valore aggiunto e fa emergere l'eccellenza dell'offerta". Fondamentale - ha sottolineato Solazzi - è elevare gli standard delle strutture creando una rete di servizi che rispondano a criteri di qualità.
Alla firma hanno preso parte l'assessore al Turismo della provincia di Pesaro e Urbino, Giovanni Rondina, in rappresentanza di U.P.I. Marche e Giuliano Bianchi, presidente Unioncamere Marche. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti degli enti e i soggetti del settore della ricettività alberghiera del territorio.
Il progetto, presentato da Piero Zagara, dell'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart), nasce dalla collaborazione tra Regione, Province, Sistema Camerale e Associazioni di categoria, per definire una serie di norme condivise e criteri operativi in grado di rappresentare un riferimento chiaro per quelle imprese turistiche che si impegnano ad elevare gli standard di qualità delle proprie aziende.
Infatti, l'individuazione di un marchio di qualità regionale, (in attuazione dell'articolo 20 della legge regionale n.9/2006), costituisce non solo una garanzia per il turista, orientandolo nella scelta verso un'offerta di qualità garantita da un soggetto pubblico, ma rappresenta anche un motivo di attrazione per la clientela più esigente, con conseguente ritorno economico per le imprese che aderiscono. Il marchio di qualità è anche uno strumento per introdurre elementi di tutela ambientale e sostenibilità nell'ambito del turismo.
Il protocollo specifica che, nel quadro della collaborazione tra le parti, particolare rilievo assume la programmazione e la realizzazione di iniziative per attività, progetti e servizi, con specifico riferimento alla qualità del patrimonio ricettivo regionale. "In particolare - si sottolinea - le parti si impegnano ad individuare un modello di qualità, selettivo e competitivo, in grado di aumentare il livello d'attrazione dell'offerta turistica regionale sul mercato nazionale ed estero".
Il protocollo prevede una stretta collaborazione tra i soggetti e l'istituzione di una Commissione da parte della Regione che avrà compiti di programmazione, coordinamento e controllo e che si avvarrà del supporto tecnico di un rappresentante Isnart. Le province assumono, inoltre, un ruolo propulsivo e incisivo di coordinamento interistituzionale e di raccordo funzionale per l'assegnazione del marchio
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16/12/2008
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