Gli ex dipendenti dell'Autolelli indignati
Castel di Lama | Riportiamo qui di seguito le parole degli ex dipendenti dell'Autolelli, arrabbiati perchè senza lavoro e senza soldi per pagare le bollette e quindi per vivere.

dipendenti Autolelli
"Noi ex dipendenti della non più Concessionaria Fiat Autolelli srl, torniamo alla carica come promesso a distanza di circa un mese per dimostrare tutto il nostro disappunto nei confronti delle Istituzioni, alle quali avevamo chiesto aiuto per cercare di risolvere i problemi che ci affliggono oramai da più di quattro anni.
Abbiamo scritto nel mese di settembre c.a. al Presidente della Provincia, al Sindaco di Ascoli Piceno, all’onorevole Luciano Agostini, al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Ascoli P. con il solo risultato di un niente di fatto, lasciatecelo dire, ne siamo rimasti molto delusi da quanta indifferenza hanno mostrato alla nostra causa, abbiamo infatti chiesto che venisse fatta luce sul fatto di come mai all’Autolelli fossero stati concessi quattro anni di proroga, quando la Legge Antiusura cita espressamente che a favore dei soggetti che abbiano richiesto la concessione del mutuo, è prevista la sospensione fino ad una massimo di 300 giorni, dei termini degli adempimenti amministrativi per il pagamento dei ratei e mutui bancari ed ipotecari nonché ogni altro atto avente efficacia esecutiva, con scadenza entro un anno della data dell’evento lesivo.
Ci richiediamo: “Come mai, ancora ci troviamo a questo punto?” “Questa volta qualcuno può darci delle risposte?” Chissà!!, comunque per una delusione ricevuta, siamo rallegrati per la solidarietà espressa sia dai giornali e giornalisti, sia dalla gente comune, le quali essendo persone come noi, lavoratori che sanno cosa significa il dover rimanere senza stipendio, senza liquidazione, dopo aver sgobbato una vita e collaborato attivamente alla crescita dell’azienda in cui hai lavorato, Sanno cosa significa, andare a lavorare e ti accorgi, che non esiste più niente.
Addirittura sei additato dal tuo titolare come principale causa della fine dell’attività. Ha il coraggio, di rilasciare dichiarazioni dicendo che avrebbe fatto bene a licenziare alcuni dipendenti almeno tre anni prima. “Senza Parole!!” Da qui al baratro il passaggio è racchiuso in un batter d’occhio, hai il mutuo da pagare, hai il figlio all’università e non hai i soldi per pagare gli studi, arrivano le bollette e non riesci a pagarle insomma una rovina per tanti di noi, ma speri nella GIUSTIZIA e in quei valori in cui hai sempre creduto.
Certo la speranza è si l’ultima a morire, ma qui visto come stanno andando le cose, sembra sia già stato fatto anche il funerale. Ma noi questa volta non molleremo, infatti saremo presenti in tribunale il 02 dicembre".
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26/11/2008
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Betto Liberati