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Sagra della Porchetta Italica, l'Olimpiade del Divin Porcello. Dal 1964 Campli Salone del Gusto.

Campli | 37ma Sagra della Porchetta Italica di Campli: rivive la tradizione dei maestri porchettai nella festa gastronomica più antica d’Abruzzo. La premiazione del Miglior Porchettaio 2008. E' giunta l’ora di un riconoscimento istituzionale.

di Nicola Facciolini

Rivive a Campli, dal 1964 "salone del gusto", la tradizione dei maestri porchettai nella festa gastronomica più antica d'Abruzzo. La 37ma Sagra della Porchetta Italica domenica 24 agosto 2008 celebra l'Olimpiade del Divin Porcello, laureando il Miglior Maestro Porchettaio dell'anno. Grazie alla Pro Loco Città di Campli ed all'Amministrazione comunale. In effetti sono tutti d'accordo sul fatto che per la porchetta di Campli sia giunta l'ora di un riconoscimento istituzionale che ne accerti, tramite uno specifico disciplinare, l'autenticità, la bontà e la qualità in tutto il mondo.

La Sagra è dedicata al compianto professore Giammario Sgattoni, autore di articoli, poesie, prolusioni sull'evento e del logo ufficiale della manifestazione fin dal 1964. Nove sono i maestri che si contenderanno l'ambito titolo per incoronare il Re della specialità. "Un modo per spingere i selezionati maestri porchettai della Sagra - rivela lo storico Nicolino Farina - a perpetuare al meglio la loro raffinata arte culinaria, tutto a vantaggio della qualità del prodotto e del palato del consumatore".

Si procederà in mattinata alla selezione dei tagli di porchetta ammessi dalla Giuria (Camerlengo) che verranno sigillati e identificati da un numero. Saranno poi degustati e valutati da giornalisti ed esperti di gastronomia al ristorante "Il Parco dei Piceni" a Campovalano (Campli). Alle ore 12:30 avrà inizio la gara ufficiale con la presentazione degli assaggi serviti ai delegati della Giuria presieduta dal prof. Nicola Biagio Natali, alla presenza del sindaco di Campli, dr. Mauro Stucchi. Alle ore 21 la premiazione del Miglior Maestro Porchettaio in piazza Vittorio Emanuele II con la partecipazione dei senatori Claudio Micheloni e Paolo Tancredi.

Il corteo storico della compagnia "Il Castello" di Ortona animerà in mattinata le vie della città farnese. Sono attese migliaia di persone (parcheggi e bus navette gratuiti). Il centro storico della città farnese è già tutto per i turisti, arricchito da stand enogastronomici, dalla partecipazione di aziende vitivinicole del territorio, con vendita di prodotti tipici. Ma Campli è soprattutto religione, arte e cultura: grazie a don Antonio Mazzetti dal 1964 si organizza a settembre la festa dedicata a Santa Maria in Platea, patrona della città. Un cicerone è disponibile per visite guidate alla cattedrale, alla Scala Santa e al Museo archeologico.

"Valorizziamo la porchetta italica e la cultura per ribadire la nostra territorialità - afferma Gabriele Piotti, presidente della Pro Loco Città di Campli - per questo la porchetta camplese, dopo i successi conseguiti allo Slow Food 2000 e al Vinitaly 2008, oggi è indicata nei più importanti libri di cucina pubblicati in Italia e nel mondo. Sbarcherà al Salone del Gusto di Torino: il nostro obiettivo è quello di salvaguardare il prodotto camplese da ogni contaminazione e contraffazione". Le nove porchette in concorso, un tempo prescelte dal Camerlengo di Campli prima della libera vendita, oggi vengono giudicate da una Giuria di degustatori: dovranno valutare la qualità delle carni, la cottura e, particolare non secondario, la consistenza della crosta: "il segreto è nella sbollentatura" - rivela lo storico Nicolino Farina. Crosta che deve risultare fragrante e gustosa al palato. Una tradizione fissata negli Statuti medioevali di Penne, Silvi, Campli, Atri e Teramo e nei Regolamenti municipali del 1877.

"La porchetta camplese è una vera opera d'arte del palato, un monumento del gusto regalato all'intera umanità - spiega Nicolino Farina - una vera, autentica e solida istituzione gastronomica con 7mila anni di storia alle spalle. La nostra è prima sagra in assoluto in Abruzzo e una delle prime in Italia, seconda solo alla sagra del Tartufo d'Alba". La sagra camplese, la prima in Abruzzo, nasce da un'idea del giornalista e intellettuale Fernando Aurini. Che sulla base delle scoperte archeologiche di ossa di maiale rinvenute nelle tombe pre-romane della vicina necropoli di Campolvalano, pensò di realizzare la prima grande festa del prodotto più tipico della cultura culinaria camplese. Ma in tempi recenti sono stati rinvenuti resti di ossa di maiale arrostito in insediamenti abitativi risalenti a ben 7 mila anni fa.

"L'edizione del '64 - spiega Farina - fu un avvenimento straordinario: ebbe un successo di pubblico senza precedenti. Nelle edizioni successive della Sagra si preparavano sempre oltre 100 porchette. Fu solo per merito di Gigino Meloni (Luigi) che si cominciò a vendere la porchetta camplese su quattro ruote, avviando una pratica di commercio copiata negli anni da tantissimi porchettai italiani". La porchetta camplese era rinomata ai tempi di Margherita d'Austria, già venduta fuori del territorio comunale e regolamentata, come in nessun altro luogo, da specifici articoli statutari per quanto concerne fisco e qualità all'atto della vendita. "Campli, oltre ai suoi innumerevoli beni culturali disseminati nel ricco centro storico e nel territorio delle sue Ville, ha saputo conservare anche una grande tradizione gastronomica, un'archeologia culinaria d'irresistibile bontà".

23/08/2008





        
  



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