Aato 5, il bando per il nuovo Direttore suscita polemiche
Ascoli Piceno | Una lettera inviata dal sindaco Piero Celani al presidente dellAto 5, Stefano Stracci, in merito allavviso pubblico per la nomina di direttore generale.

Piero Celani - Sindaco di Ascoli Piceno
Pubblichiamo la lettera inviata dal sindaco Piero Celani al presidente dell'Ato 5, Stefano Stracci, in merito all'avviso pubblico per la nomina di direttore generale. La nota è stata trasmessa dall'ufficio stampa del sindaco alle redazioni giornalistiche "per opportuna conoscenza".
"Ho preso visione dell'avviso pubblico per la nomina a direttore generale dell'Ato 5 Marche Sud e resto meravigliato, se non sbigottito.
Mi auguro si tratti di una bozza, molto preliminare, di testo, magari capitata per caso sul sito dell'Ato 5 Marche Sud, perché se così non fosse le mie perplessità crescerebbero e di molto.
La lettura, oltre ai rilievi (tanti), di carattere amministrativo, dà infatti la stura ad una serie di valutazioni etiche e politiche.
Sulle valutazioni etiche non entro nel merito. Ognuno di noi, ritengo che abbia una sensibilità propria in merito. Certo, quelle che sono alla base di questo avviso pubblico, non mi appartengono.
Le valutazioni politiche vorrei trarle al termine della disamina amministrativa dell'avviso pubblico, curiosamente pubblicato soltanto su siti web di quei Comuni che si trovano all'interno del sito web della Provincia (gestito cioè direttamente dall'Amministrazione Provinciale) mentre non appare, ad esempio su quello di San benedetto per non dire di quello del Comune di Ascoli.
A questo Comune, altrettanto curiosamente, l'avviso è stato trasmesso in formato cartaceo per la pubblicazione all'Albo Pretorio ma non in formato elettronico per la pubblicazione sul sito. Ma tant'è.
Nello specifico trovo assolutamente singolare che la valutazione dei curricula venga fatta dal presidente e dal segretario generale così come non capisco se tali figure costituiscano una Commissione esaminatrice e nel caso non sono noti gli estremi di nomina di detta commissione. Inoltre non è possibile giuridicamente.
In base alla vigente normativa (DPR 487/94 nonché il recentissimo art.18 del D.L. 112/2008, in materia di società pubbliche, pienamente applicabile all'Ato per la sua natura giuridica), infatti, un organo, di nomina politica (il presidente) non può assumere compiti di natura tecnica come nel caso della selezione di candidati.
Ed ancora. Ammettendo che il presidente e il segretario generale possano far parte di questa commissione, essi sono in numero pari e pertanto in caso di disaccordo qual'è il sistema di risoluzione del conflitto?
Domande. Ancora domande su un avviso pubblico a mio parere viziato da irregolarità.
Una volta che il presidente e il segretario generale avranno valutato i curricula, da chi saranno valutati i candidati prescelti per il successivo colloquio?
E sulla privacy? L'informativa sulla privacy è assolutamente carente (art.79), non è indicato il nominativo del Responsabile Privacy.
Tralascio altri aspetti quali la mancanza di ogni riferimento al responsabile del procedimento, dell'indicazione dell'atto dell'Ato (delibera del Consiglio di Amministrazione) di approvazione e/o di avvio della selezione (da che data parte?). Ed ancora, trovo che il termine ultimo per la presentazione della domanda sia estremamente esiguo; il requisito previsto, a pena di esclusione per l'accesso alla selezione, è assolutamente indefinito, lasciando in capo alla Commissione la più ampia discrezionalità in merito alla valutazione di idoneità della "documentata esperienza professionale" atta a consentire l'accesso alla selezione.
Trovo, inoltre, che non è specificato su quali materie verterà il colloquio successivo all'ammissione effettuata sulla base dei curricula valutati.
Un'ultima considerazione.
Posto che l'Ato, in quanto consorzio di enti pubblici, costituisce, a tutti gli effetti di legge, un "organismo di diritto pubblico" ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale interna, non vi sono ragioni che giustifichino alcuna deroga rispetto alla normativa di diritto pubblico per l'accesso all'impiego nella Pubblica Amministrazione (articolo 97 della vigente Costituzione Repubblicana).
Mi fermo qui. Altre osservazioni mi riservo di farle alla prossima Assemblea.
Signor Presidente.
Qualche rigo sopra accennavo ad aspetti di eticità.
Mi consenta allora di chiederle di ritirare questo avviso pubblico e di riformularlo secondo criteri di maggiore trasparenza.
L'Ente da lei presieduto ne trarrà giovamento."
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18/07/2008
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