Marinucci denuncia: "Il sottopasso di Via dell'Airone è abbandonato"
San Benedetto del Tronto | Il Consigliere Comunale dei 'Verdi' chiede più controlli da parte della Polizia Municipale, per tutelare i cittadini che si trovano a passare in quel punto, soprattutto di sera zona di bivacco per balordi e baby gang.

Andrea Marinucci
Da Andrea Marinucci, Consigliere Comunale dei ‘Verdi', riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
E' da più di un anno che segnalo alla Polizia Municipale come il sottopasso di via Airone sia diventato terreno fertile per baby-gang e micro-criminalità. Motoveicoli che sfrecciano ad alta velocità (in barba al divieto di transito), i muri imbrattati in maniera volgare ed indecente, siringhe abbandonate lungo il tratto sotterraneo, ragazzini che importunano gli anziani che passano con le biciclette e pericolose infiltrazioni d'acqua fanno si che l'importanza dell'opera pubblica in materia di viabilità venga sopraffatta dalla mancanza di ogni garanzia di sicurezza.
Il Comando di Porto d'Ascoli non ha mai presidiato la zona in maniera continua ed efficace: al quotidiano transito degli scooter nel sottopasso (vietatissimo) non corrisponde adeguate elevazioni di multe ( a dire la verità a due anni dall'inaugurazione non ho mai sentito nessuno che abbia ricevuto una sanzione amministrativa per l'attraversamento con motociclo).
Lo scippo subito qualche giorno fa da una signora del luogo, da parte di due balordi a bordo di uno scooter (con tanto di casco protettivo), è la logica conseguenza dello scarso controllo operato dalle forze dell' ordine in questo punto caldo. Il sottopasso di via Airone è spesso frequentato da persone disabili che lo attraversano in carrozzina per raggiungere il centro o le zone di Mare: dobbiamo aspettarci una disgrazia affinché la Polizia Municipale prendi in seria considerazione la pericolosità del luogo?
D'estate è alta la concentrazione dei Vigili Urbani nei pressi del Lungomare, ma credo che sia prioritario tutelare la sicurezza di tutti gli abitanti di San Benedetto del Tronto compresi quelli della periferia e non soltanto le zone frequentate dai turisti. Per arginare il dilagare delle azioni di queste baby gang non credo sia necessario il porto d'armi ma solo costanza nei controlli e l' applicazione delle sanzioni.
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17/07/2008
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