Il messaggio di Oscar Pistorius al Palaindoor per 2000 ragazzini
Ancona | Ragazzi di tutte le scuole di ordine e grado e convenuti da tutta la regione per l'evento del Panathlon Club di Ancona. L'invito ad essere forti contro i problemi della vita non perdendosi mai d'animo lanciato da un personaggio straordinario.
di Simone Menin
Calca di fotografi mentre si cambiava le protesi e grinta sportiva in pista. E' Oscar Pistorius, che offre la sua umiltà a chi è bramoso dello scoop, della notizia, della fotografia di un uomo come lui mentre sostituisce le finte gambe con la protesi in carbonio per sfrecciare, volare verso il traguardo, arrivare primo.
Quanta sicurezza, quanta determinazione, quanta capacità di offrire se stesso senza girare la faccia senza una smorfia di disprezzo, a fotografi che vogliono fare scatti da mille angolazioni alla gamba amputata, per riprenderlo bene quell'arto amputato, mentre infila le protesi, quei pezzi di metallo tanto prezioso che lo hanno portato al successo ma soprattutto alla gioia di riuscire.
"Eccomi", sembra affermare il campione, "il caso umano che ha fatto tanto discutere è qui ed ora vi faccio vedere di cosa sono capace!". Sicuramente, nonostante la meravigliosa interprete che lo affiancava, di lui parlavano molto di più i suoi occhi che i suoi discorsi.
Lui ed il materiale delle sue protesi: Oscar e il carbonio. Due leghe forti ed inossidabili che entrambe vengono da una storia semplice ed un semplice materiale, e che se lavorati ad arte, sanno restituire dei miracoli dell'esistenza che solo 2000 bambini e ragazzi, con la vista vincente del fanciullo, hanno saputo davvero cogliere. Erano in uno straordinario delirio.
A farsi profeta dell'ideale di Oscar Pistorius è una persona davvero speciale, un uomo che pensa ai giovani come risorsa del domani, che riconosce i veri valori della vita e si dimostra in grado di promuoverli. Stiamo parlando di Tarcisio Pacetti, presidente del Panathlon Club di Ancona, che si è dato da fare anima e corpo per la riuscita di un evento che ha dell'incredibile.
Oscar Pistorius, oggi riconosciuto dal Time come uno dei cento personaggi più influenti del mondo, se viene interrogato sulla sua tanto discussa partecipazione a Pechino 2008, non afferma altro che la sua fiducia per l'operato del TAS che sta vagliando la questione e deve sancire un verdetto. Nel frattempo l'impegno del grande atleta è diretto verso le Paralimpiadi.
Quando ne parla i suoi occhi diventano lucidi e dimostra reale commozione in quanto secondo lui gareggiare assieme ad atleti diversamente abili creerebbe una duplice soddisfazione. In quel caso non è importante solo arrivare primi ma vincere la propria battaglia interiore per il miglioramento delle prestazioni.
L'augurio è che la popolazione, i ragazzi e la società sportiva sappiano cogliere i messaggi del Panathlon e diffonderli fra la gente ovunque perchè i messaggi inviati dal Club di Ancona e da Oscar Pistorius abbiano come destinatari non solo atleti e giocatori ma chiunque riesca ancora a scandalizzarsi per una società dell'indifferenza e dell'opportunismo, lasciando da parte queste povertà per dare spazio alla ricchezza del desiderio, della riuscita, della voglia di... mettersi in gioco!
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16/05/2008
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