Il Club alpino rischia la chiusura per sfratto
Ascoli Piceno | Il sindaco di Ascoli Piceno Celani ha dato lo sfratto alla sezione ascolana del Cai.

A lanciare l'allarme è stato il presidente Dario Nanni, secondo il quale a fine anno il CAI di Ascoli che occupa attualmente i locali del vecchio refettorio della scuola elementare in via Speranza deve andare via senza alternative.
I locali servono alla scuola elementare per nuove esigenze didattiche E il sindaco Piero Celani ''non ha mai risposto alle richieste di mettere a disposizione del club una nuova sede''.
Fondata nel 1883, la sezione ascolana del Cai ha una struttura preposta al Soccorso Alpino e Speleologico, che interviene all'occorrenza sia nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che quello del Gran Sasso e Monti della Laga.
Ma non si occupa solo di questo. Delegato e legittimato da un'apposita legge dello Stato (sempre nell'ambito del volontariato), attraverso i suoi organi tecnici quali la Scuola di Alpinismo (che quest'anno compie 50 anni, una tra le cinque scuole più importanti d'italia), la Commissione Escursionistica, la Scuola di Sci-Alpinismo, l'Alpinismo Giovanile, lo Sci di Fondo Escursionismo, il gruppo Slow Bike, si occupa di didattica e prevenzione degli incidenti in montagna.
Non è un caso che coloro (e sono ormai migliaia) che hanno frequentato negli anni i corsi del CAI ascolano, raramente sono rimasti vittima di incidenti. Non solo. Il CAI edita, elabora e patrocina carte topografiche, guide di montagna, si occupa di tutela ambientale e promuove dibattiti e convegni.
Ma questo i cittadini ascolani lo sanno bene. Ma nonostante ciò un clima di incertezza e di delusione caratterizzano questa preziosa attività: da dicembre prossimo, infatti, il club ascolano potrebbe avere dei grossi problemi di operatività arrivando anche a non poter più garantire il servizio di soccorso in quanto il sindaco Celani ha dato lo sfratto alla sezione del CAI.
I locali della sede CAI di via Speranza (zona “Caldaie”) al piano seminterrato della scuola elementare servono alla scuola per scopi didattici e vanno (come è giusto) restituiti. Però nonostante le numerose formali richieste inoltrate dal CAI ascolano al sindaco Celani per poter individuare locali comunali nei quali insediarsi, (cosa di cui il CAI è disponibilissimo)…dal sindaco Celani, per ora solo silenzio.
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02/04/2008
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Betto Liberati