"Il PD prima prende i nostri voti poi ci accusa della sconfitta"
San Benedetto del Tronto | Analisi del dopo voto della Sinistra Democratica. Mancini e Spadoni parlano di ricontrattazione del programma di mandato amministrativo e azioni politiche mirate allo sblocco della viabilità e del trasporto pubblico urbano.
di Matteo Pagnoni

Si torna ancora sugli scenari del dopo elezioni politiche. E' la volta degli esponenti di Sinistra Democratica, partito inserito nella lista unitaria de La Sinistra, L'Arcobaleno.
Parla Giorgio Mancini dichiarando la "disfatta completa per la Sinistra". Da più parti in seguito ai risultati del voto si è fatto ammenda degli sbagli, proponendo una ricostruzione di un soggetto politico unitario.
"Berlusconi ha vinto e ha vinto bene assieme alla Lega. L'analisi politica partendo dai dati parla di 1 milione di astenuti degli aventi diritto e un milione aggiuntivo di voti dei nostri elettori è andato al Partito Democratico e all'Italia dei Valori. Purtroppo il pericolo Berlusconi ha fatto scattare il meccanismo perverso del voto utile, che alla luce dei risultati si è rivelato inutile, vista la sconfitta in campo nazionale della compagine di Veltroni".
Mancini poi estende l'analisi del dopo voto anche a livello locale, dichiarando che il Partito Democratico sta attuando lo stesso meccanismo accusatorio nei confronti delle forze della Sinistra radicale. "Non si può prendere voti dal nostro elettorato e addossare le colpe della sconfitta a noi, per le mancate azioni amministrative".
Alla domanda se sia necessario un rimpasto di Giunta lo stesso risponde con un "Non ci interessa il discorso delle poltrone, quello che proponiamo è una verifica sulle azioni da intraprendere, secondo quanto era previsto dall'accordo programmatico".
In specifico la Sinistra Democratica vorrebbe una ricontrattazione del programma, con un No secco al Piano di Spiaggia, asserendo che non si tratta di "priorità dell'agenda politica", riprendere subito in mano l'iter verso il nuovo PRG e una verifica di tutte le consulenze esterne.
Luca Spadoni punta su una politica della vera modernità: "Non si possono più intraprendere azioni politiche secondo una logica vecchia di 20 anni. Non basta oggi piantare alberi e fare opere di abbellimento della città, senza curare la viabilità ad esempio. Il problema delle polveri sottili è una priorità, come quello del trasporto pubblico urbano".
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18/04/2008
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