Un grande produttore cinematografico ospite a Montefiore dell'Aso.
Montefiore dell'Aso | Il produttore Angelo Barbagallo ha tenuto una conferenza sulla tematica economica del cinema.
di Arabella Pallottini

Il vice sindaco di Montefiore Porrà, il produttore Barbagallo e lo scenografo Basili.
Presso il Polo Museale di San Francesco a Montefiore dell'Aso si è tenuto un incontro con il produttore cinematografico Angelo Barbagallo. Questo è stato possibile grazie all'impegno dimostrato da parte del prof. Giancarlo Basili.
Barbagallo ha lavorato con grandi registi come Nanni Moretti. Tra i film prodotti ricordiamo “Il caimano”, “La stanza del figlio”, “La meglio gioventù”, ecc. Il produttore ha ricordato che “La stanza del figlio” è stato uno dei più grandi successi a livello mondiale ed ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes, uno dei massimi riconoscimenti per un produttore.
Basili, scenografo cinematografico e teatrale, collabora con Barbagallo da più di venti anni, realizzando scenografie per i film da lui prodotti e non solo. IlQuotidiano.it ha intervistato il produttore rivolgendogli alcune domande:
Cosa l'ha spinta ad orientarsi verso questo settore?
Non c'è stata una premeditazione. Ci sono stati una serie di incontri fortunati che mi hanno permesso di poter sfondare.
A quale età ha iniziato a fare il produttore?
Ho iniziato sin dall'età di 28 anni.
Quanto tempo ha lavorato con Nanni Moretti e come si è trovato a lavorare insieme a lui?
Ho lavorato con Nanni dalla fine dell'86 fino al 2006, cioè 20 anni. A lavorare con lui mi sono trovato bene ed è stata sicuramente un esperienza positiva. Nanni è un grande uomo.
Sempre a livello lavorativo, se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto ciò che ha fatto o ha dei rimpianti?
Si, rifarei tutto ciò che ho fatto e rimpianti non ne ho. L'unica cosa è che mi sarebbe piaciuto imparare l'inglese ma non si tratta di un rimpianto.
E' riuscito a realizzare ciò che ha sempre desiderato ( per quanto riguarda le sue aspirazioni lavorative) o ci sono altre mete a cui aspira?
Sono più che soddisfatto di tutto ciò che ho fatto ma continuo comunque ad avere delle aspirazioni non solo nel cinema ma anche nella TV.
A un giovane che voglia intraprendere la carriera del produttore, quali consigli darebbe?
Per diventare un buon produttore occorre conoscere bene i film più importanti, quindi possedere una cultura cinematografica per essere anche un buon critico.
Anche il prof. Basili si è rivolto verso il produttore, ponendogli alcune domande. Ad esempio ha chiesto come si arriva a fare il produttore. Barbagallo ha risposto che lui ha iniziato per caso, mentre molti intraprendono questa carriera per passione. Un modo per arrivare è quello di condividere insieme ad altri la propria passione, crescendo insieme.
Il produttore ha proseguito spiegando che "negli ultimi anni siamo migliorati. Dagli anni 90 in avanti c'è stata e continua ad esserci una crescita continua. Nuovi autori sono tornati ad impegnarsi ottenendo dei buoni risultati, ma ci si scontra con una crisi delle risorse molto grave”.
Barbagallo ha aggiunto inoltre che "nei Multiplex aumenta sempre più il numero delle presenze, costituite soprattutto dai giovani e vengono invece penalizzati i film che vengono proiettati nelle sale dei centri storici. Oggi molti giovani scaricano da Internet molti film. Per chi è un produttore Internet rappresenta una perdita clamorosa”.
Inoltre il produttore ha affermato che il rischio imprenditoriale è molto elevato. In Italia le società di produzione sono molto piccole e l'unico produttore in grado di autofinanziarsi è Aurelio De Laurentis. Il contributo massimo che si può ottenere è 2 milioni di euro a film.
Infine il prof. Renato Novelli, docente presso l'Università politecnica delle Marche, ha chiesto al produttore: “Se potesse dare ai giovani una preparazione, come lo farebbe?”. Sicura la risposta di Barbagallo: “In in corso di produzione inserirei la fase della scrittura e poi il cast ( dove il regista deve conoscere oltre al cast anche il cinema). Sarebbe necessario proiettare 25 film importanti, commentati da persone competenti.”
Il produttore ha infine sottolineato l'importanza del montaggio. “Un buon montaggio può salvare un film mediocre mentre un cattivo montaggio può rovinare un bel film”.
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12/04/2008
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