Oltre alla convalida del fermo del macedone coinvolto nella storia del festino a base di cocaina a Lido Tre Archi è spuntato fuori anche un altro elemento che rende ancora più "colorata" la questione. Nell'appartamento perquisito immediatamente dopo il racconto della ragazza, che aveva accusato malori al punto da rivolgersi al pronto soccorso, oltre a una decina di grammi di cocaina è stata ritrovata anche una pistola di fabbricazione macedone e perfettamente funzionante.

A seguito di questo ritrovamento da parte delle forze dell'ordine si sono appesantiti i capi d'imputazione del macedone: alla denuncia per spaccio di stupefacenti si aggiunge infatti quella di detenzione, senza una relativa documentazione, della pistola. Anche un'altra persona è stata denunciata per irregolarità nel permesso di soggiorno e quattro quelle segnalate agli organi competenti. Oltre a questo è stata disposta anche una perizia sulla cocaina ritrovata per vagliarne l' effettiva composizione dal momento che, sempre dal racconto della ragazza, la droga risultava tagliata e mixata con altre sostante, si pensa ammoniaca.

Il legale del macedone in carcere si dichiara fiducioso in quanto il suo assistito è sempre stato incensurato e da anni residente in Italia. Nessun commento invece, finora, da parte del legale sul ritrovamento della pistola.