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Con un cappuccino drogato rapina una bigiotteria

Monteprandone | Una pregiudicata rifila un cappuccino ‘aggiustato’ con ansiolitico alla titolare 60enne di una bigiotteria. Lei cade nel sonno e questa ruba tutto quello che può. Provvidenziale l’arrivo di un’amica della vittima.

di Francesca Gironelli

E' accaduto ieri, in tarda mattinata, nella zona di Centobuchi, esattamente in Viale De Gasperi. Una pregiudicata di Monteprandone, C.B. di 35 anni ha pensato bene di offrire un cappuccino pieno di ansiolitico alla titolare di una bigiotteria, che probabilmente conosceva già la pregiudicata, ma non a sufficienza.

Difatti la vittima è caduta in un sonno durato 5 ore e la rapinatrice ha avuto tempo di portarsi via articoli di bigiotteria, altra oggettistica presente nel negozio e il denaro nella cassa, non una grande somma.

La signora è stata soccorsa da un'amica che era passata in negozio per un saluto e, accortasi dell'accaduto ha allertato ambulanza e carabinieri. Questi ultimi avevano una pattuglia in servizio sulla Salaria e sono arrivati velocemente. Altrettanto velocemente hanno identificato l'autrice del furto e l'hanno arrestata. Aveva con sé ancora materiale che la collegava al misfatto. Ora si trova nel carcere femminile di Castrogno, in provincia di Teramo.

La 60enne è stata dimessa nella serata di ieri dall'Ospedale di San Benedetto del Tronto: la prognosi era stata intossicazione da farmaci e stato soporoso.
In effetti la donna era riuscita a bere solo un sorso di cappuccino, scoraggiata dal sapore amarissimo e sgradevole ma già la quantità ingerita ha fatto in modo che si addormentasse per ben cinque ore. La donna inoltre soffre di cardiopatia e ipertensione: ha rischiato grosso.

Della vicenda ora se ne occupa il dott. Monti e sarà il Pubblico Ministero a valutare il caso. Rimane in sospeso come la pregiudicata si sia procurata il farmaco che, pur essendo non costoso, necessita almeno di una ricetta medica 'bianca'. Per alcuni tipi di ansiolitico denominati "maggiori" la ricetta addirittura è unica, nominativa e non ripetibile. La ricetta inoltre ha una scadenza.
Probabilmente la rapinatrice assumeva questi farmaci o è riuscita a procurarseli per vie traverse. Anche questo sarà accertato dalle autorità competenti.

11/01/2008





        
  



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