"La mancanza assoluta d'indirizzi e di scelte prioritarie per la definizione dei bisogni e delle urgenze sul territorio contraddistingue ancora una volta il Bilancio di previsione 2008 della Regione Marche, che è il penultimo della gestione Gianmario Spacca". Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia, l'avvocato Vittorio Santori.

"La Giunta Regionale - spiega - l'ha predisposto senza alcuno indirizzo da parte del Consiglio e senza alcuna concertazione con le parti sociali ed infatti queste hanno disertato. Per protesta la riunione della Commissione predisposta per la loro audizione. Ben dieci articoli della proposta di legge si riferiscono a nuove tasse o a modificazioni in peggio di quelle esistenti (aumento dell'addizionale regionale sul gas naturale, imposta regionale sulla benzina per auto-trazione, concessioni regionali, modifiche al tributo speciale per deposito in discarica dei rifiuti solidi, modifiche dell'addizionale Irpef ed Irap, ecc.), ciò senza tener conto della grave situazione in cui versano numerose famiglie marchigiane che hanno sopportato in questi ultimi tre anni aumenti per utenze di luce e gas pari a 289,00 euro annui oltre all'aumento considerevole dei beni di prima necessità".

"Così come il Governo Prodi ha aumentato di 173 miliardi di vecchie lire lo stanziamento annuale per la propria segreteria con la recente Finanziaria - prosegue Santori - così l'Amministrazione Spacca si preoccupa d'incrementare la tassazione a carico dei cittadini. Entrambi agiscono nella più totale indifferenza nei confronti dei bisogni della gente e della situazione economica che avrebbe consigliato una seria riduzione della spesa pubblica.

Intanto più di 500mila famiglie italiane non sono più in grado d'onorare le rate del mutuo prima casa. Una differenza abissale esiste tra l'Amministrazione Regionale ed i marchigiani: i secondi sono costretti a fare i conti ogni giorno per arrivare a fine mese mentre la Giunta continua a ripianare i pesanti disavanzi delle Società partecipate senza alcun controllo sui loro costi e spese e soprattutto senza minimamente preoccuparsi se sia utile mantenere certe partecipazioni. Per non parlare poi di alcuni emendamenti che la stessa Giunta ha presentato in Commissione Bilancio a modifica della sua proposta di legge come quello identificato con il numero 10 per concedere la possibilità vergognosa e scandalosa di monetizzare le aree relative agli standard urbanistici previsti nei piani regolatori.

La pronta e decisa opposizione di chi scrive sostenuta anche dal Presidente della Commissione ha ridotto la Giunta al ritiro dell'emendamento stesso. Dov'è finito l'impegno della Giunta a presentare la modifica alla L. R. n. 13/03 entro Novembre 2007 per il riconoscimento giuridico dell'area vasta in materia sanitaria? Le previsioni del bilancio 2008 c'inducono a pensare che anche la riforma sanitaria rappresenti il solito bluff ed intanto le liste d'attesa per le prestazioni sanitarie continuano ad essere lunghe ed incompatibili con una politica di previsione, con il costo addebitato ai cittadini per i servizi sanitari (70% del bilancio regionale) e con il diritto alla tutela della salute costituzionalmente garantito a tutti".

"Quello del 2008 - conclude l'esponente del partito del Presidente Silvio Berlusconi - è il bilancio di previsione dell'assenza di una vera amministrazione. La previsione di una morte annunciata per l'economia del nostro territorio e delle nostre famiglie".