L'intervento dell'assessore Giaccaglia al Forum "Marchigianar"
Mendoza (Argentina) | L'assessore sta partecipando alla conferenza continentale sudamericana giovanile delle associazioni dei marchigiani all'estero. "Marchgianar" è la prima associazione di imprenditori marchigiani o di origini marchigiane che risiedono in Argentina.

"Circa la metà dell'export e circa un terzo del PIL nazionali provengono dai distretti , cioè da realtà caratterizzate da una forte presenza di piccole e medie imprese, aziende queste che creano oltre il 90 per cento dell'occupazione nazionale e circa l'80 % delle esportazioni. E' questo il punto di partenza di qualsiasi ragionamento sulla portata e sull'evoluzione dei distretti produttivi. L'associazionismo è stato lo strumento, specie per il settore artigiano, attraverso cui si è cercato di creare quelle "economie di scala" altrimenti assenti nelle imprese di ridotte dimensioni. Il contributo alla ricchezza, all'occupazione, al benessere ed alla coesione sociale del Paese e delle Marche che l'impresa artigiana fornisce è presente a tutti.
L'associazionismo artigiano ha tradizionalmente un ruolo forte nel fronteggiare e superare le difficoltà che incontra il piccolo imprenditore nelle quotidiane sfide del mercato. Vorrei in proposito ricordare che i centri tecnologici nascono nelle Marche come strumenti di politica industriale volti a favorire i processi di innovazione, diversificazione ed internazionalizzazione del tessuto produttivo regionale che come è noto si articola su quattro macro distretti industriali.
Nel corso degli anni i centri si sono evoluti fino ad assumere un ruolo fondamentale in materia di ricerca e di certificazione di qualità che oggi appunto rappresentano quei fattori strategici che mantengono elevato il livello di competitività sul mercato globale del made in Italy. Le stesse analisi economiche ci dicono che l'andamento dei distretti è molto differenziato: vanno meglio quelli che spostano la loro attività dalle produzioni di base a quelle con maggior valore aggiunto. Da luoghi fisici geograficamente delimitati di integrazione tra imprese, si cominciano a configurare distretti come aggregazioni di aziende per funzione, organizzate a rete soprattutto grazie alle moderne piattaforme tecnologiche digitali. Sono i cosiddetti meta-distretti, cioè quelle aggregazioni aziendali che partono dal tessuto manifatturiero e valorizzano le reti lunghe della commercializzazione, del design, dell'internazionalizzazione.
Andando con ordine, sono queste le principali linee di intervento su cui si basa il nostro modello di sviluppo. Ricerca e innovazione, qualità, distretti, aggregazioni aziendali, accesso al credito e capitalizzazione, senza dimenticare artigianato di qualità e risparmio energetico. E sono questi i principali settori su cui abbiamo incanalato nel 2007 buona parte degli oltre 65 milioni di euro disponibili per il sostegno alle imprese della regione. Ovviamente fondi necessari a centrare questi obiettivi derivano dalle risorse del bilancio regionale, da quelle del Fondo Unico per gli incentivi alle imprese, dall'Intesa per lo Sviluppo siglata con le parti sociali e dalle risorse messe a disposizione dal CIPE".
|
18/11/2007
Altri articoli di...
Fuori provincia
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati