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Porto di Giulianova

Giulianova | Antonio Macera:"bisogna trasformare il bacino portuale in un palcoscenico compatibile con l'atmosfera e l'ambiente circostanti. All'interno dell'attività marinara giuliese esiste una peculiarità non da poco costituita dalla pesca del pesce azzurro".

di Alfonso Aloisi

Consigliere Regionale Antonio Macera

Il porto non solo come occasione di lavoro, ma anche luogo della memoria, di socializzazione, di creatività e di riflessione. Il bacino portuale è da tempo parte integrante della Città, luogo di aggregazione e di ritrovo all'aria aperta. Ma anche degna cornice dello sport velico registrando momenti di sintesi legati ad importanti manifestazioni internazionali.

Di questo importante segmento della vita quotidiana giuliese e dei vari aspetti collegati ne parliamo con il Consigliere regionale Antonio Macera, da poco eletto segretario per l'Abruzzo del Partito dei Comunisti Italiani e già assessore provinciale a Teramo dal 1995 al 2004 (Lavori Pubblici prima e Lavoro e Formazione Professionale dopo).

Così esordisce Antonio Macera:

"Il porto di Giulianova è inserito da anni nel tessuto urbano ed in simbiosi con la Città. E' giusto e doveroso considerarlo luogo della memoria, della tradizione e dei contenuti. E va considerato -aggiunge Macera- un ulteriore elemento di attrazione turistica. Tutto ciò va impreziosito".

Come crede possa realizzarsi il percorso di valorizzazione?
"Proprio in questi giorni -dice Macera- sto approntando un disegno di legge teso ad ottenere e certificare da parte della Regione il riconoscimento dei caliscendi (n.d.r. conosciuti anche come trabocchi) quali elementi storico-culturali caratterizzanti l'ambiente portuale".

Ma il porto di Giulianova è importante anche per l'attività peschereccia...
"All'interno dell'attività marinara giuliese -sottolinea Macera- esiste una peculiarità non da poco caratterizzata dalla pesca del pesce azzurro. Un pescato considerato povero, ma di grande gusto e con preziose qualità organolettiche e farmacologiche. Quindi c'è la necessità e la volontà di promuovere su larga scala la cucina che utilizza il pesce azzurro. E dunque l'operazione di lancio e di rilancio del porto -aggiunge Macera- deve reggersi su quattro pilastri essenziali e fondamentali: gastronomia, turismo, storia e cultura".

Per concludere il nostro incontro, come vede il porto del futuro?
"Lo immagino come un grande palcoscenico, inserito in una parte strategica della Città, dove ospitare eventi di qualità e comunque compatibili con l'ambiente e l'atmosfera circostanti".

10/11/2007





        
  



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