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Fabio Regolo al centro Icaro di Monte Urano

Monte Urano | Discussione sulla lotta alla mafia e sulla culturà della legalità. Il neo magistrato marchigiano ha tenuto un incontro davanti ad un palazzetto gremito di gente

Fabio Regolo


La giornata di ieri, 4 ottobre, ha visto un nuovo passaggio sull'educazione alla legalità, progetto delle Politiche Giovanili del Comune, portato avanti dal Centro Icaro di Monte Urano.

All'appuntamento Fabio Regolo, neomagistrato e instancabile organizzatore dei convegni di rilevanza nazionale "L'eredità di Falcone e Borsellino", che da tre anni portano a P. S. Elpidio i maggiori esponenti della lotta alle organizzazioni criminali, sia del mondo giudiziario che della società civile. Un convegno che vede anche la presenza di migliaia di cittadini, un palazzetto dello sport stracolmo e silenzioso di fronte alle parole piene di passione per la giustizia del giudice Caselli, dei familiari di Borsellino e di Peppino Impastato, di Don Luigi Ciotti e di Don Luigi Merola, il
simpatico e coraggioso prete che a Forcella, nel cuore di Napoli, si oppone alla Camorra.

Il giovane magistrato ha regalato a Monte Urano una intera giornata; l'incontro della mattina era rivolto a 90 studenti della scuola secondaria inferiore ed è stato organizzato grazie alla pronta disponibilità del dirigente e degli insegnanti della Scuola "Bacci". Regolo è poi tornato la sera ed ha ripreso la chiacchierata con una
decina di persone intervenute presso il Centro Giovanile, in particolare giovani impegnati nell'approfondimento del tema "legalità e antimafia".

Il vivace confronto dal titolo "La lotta per la legalità non riguarda solo la Sicilia" comprendeva il racconto del rapporto personale e di amicizia nato tra Regolo e le persone che ha incontrato in questo percorso: giudici e familiari di vittime della mafia. Con grande passione e coinvolgimento personale il neogiudice ha toccato anche argomenti scottanti come ad esempio il fatto che le mafie ormai sono
in tutta l'Italia ed anzi anche fuori dai confini dell'Italia; che i problemi più gravi sono i "colletti bianchi", i collusi che occupano posti di potere nella politica, nell'imprenditoria e nella società.

Regolo usa parole dure ma anche parole di speranza: i giudici sbagliano come tutti, molti sono i politici e gli imprenditori corrotti o corruttori ma abbiamo anche alti esempi di dedizione alla cosa pubblica e alle istituzioni, cioè alla civile convivenza di tutti i cittadini che, afferma il giudice, "si basa sul rispetto della legge, cioè sulla garanzia di uguaglianza tra tutti i cittadini".

"In una repubblica ogni cittadino è sovrano" aggiunge Milozzi, richiamando così i giovani presenti alla responsabilità individuale e al senso di appartenenza alla comunità. "Falcone e Borsellino erano grandi persone ma non eroi, hanno fatto solo il loro dovere fino in fondo e oggi li chiamiamo eroi perché altri non hanno fatto la loro parte."

"La speranza" aggiunge Regolo "è testimoniata da persone che - nella politica, nella magistratura e nella cosiddetta società civile - infondono passione e coerenza nel loro impegno quotidiano. Come i giudici Caselli o Ingroia, come i preti coraggio (don Ciotti e Merola), come i tanti giovani che hanno fatto la scommessa del rientro
nella comunità civile attraverso la cooperativa "Libera" e sfornano prodotti sani lavorando nelle tenute confiscate alle cosche, prodotti "con la vitamina L", cioè LEGALITA'.

Regolo ha concluso invitando la stampa e gli insegnanti a tenere alto il valore della corretta formazione e informazione e proponendo l'organizzazione di campi scuola a tema Legalità nei terreni siciliani della Cooperativa di don ciotti (www.libera.it).

Negli interventi dei presenti un grande riconoscimento e ammirazione dei giovani per il sacrificio dei giudici Falcone, Borsellino, Livatino ed altri dimenticati o sbeffeggiati in vita, ma anche preoccupazione rispetto a fatti di cronaca recenti che mostrano come l'illegalità si sta diffondendo anche nel nostro territorio (l'uso di sostanze tra i giovani ma anche il grave fenomeno dei reati finanziari messi in atto da organizzazioni ramificate).

 

05/10/2007





        
  



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