"Accademia delle erbe", ecco i primi diplomati
Ascoli Piceno | L'iniziativa si inserisce in un progetto più ampio che si propone di sviluppare la conoscenza, la valorizzazione e la regolamentazione della raccolta delle erbe nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche.

Accademia delle erbe, ecco i primi diplomati
L'iniziativa si inserisce in un progetto più ampio che si propone di sviluppare la conoscenza, la valorizzazione e la regolamentazione della raccolta delle erbe nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche. Alla cerimonia erano presenti l'assessore provinciale al Turismo Avelio Marini, l'assessore regionale all'Agricoltura Paolo Petrini, il sindaco del Comune di Monte San Pietrangeli Ermes Brandimarte e l'ideatore del progetto "Chi mangia la foglia" Noris Rocchi.
I neo-diplomati, dopo aver frequentato un corso di 36 ore e superato la prova finale, potranno ora offrire i propri servizi ai raccoglitori e agli utenti (ristoratori, operatori agrituristici, cittadini) garantendo la conservazione e il corretto uso delle erbe spontanee a scopo alimentare.
"Questa iniziativa tende a colmare un vuoto legislativo. Infatti mancano, sia a livello locale che nazionale, normative che regolino la raccolta delle erbe e ne salvaguardino la specificità a tutela dei consumatori e delle specie vegetali stesse - ha sottolineato Noris Rocchi - per questo è importante che si sia formato un gruppo di esperti con compiti di controllo e verifica delle attività di raccolta, oltre che di supporto agli organi di governo e alle aziende sulle modalità più corrette per la manutenzione e la valorizzazione del territorio".
"Si riscontra un rinnovato interesse per sapori e abitudini di un tempo - ha dichiarato l'assessore Marini - per questo la Provincia ha creato con l'aiuto di Comuni e ristoratori, un Circuito delle Cucine delle erbe spontanee che ora, grazie a questo corso, potrà avvalersi anche della collaborazione di un team di esperti: il tutto ha come unica finalità la creazione di una strategia comune capace di valorizzare il Piceno attraverso le sue tradizioni gastronomiche e l'utilizzo di materie prime di qualità provenienti dal nostro territorio".
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31/10/2007
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Betto Liberati