"L'esito dell'incontro è stato molto negativo. L'azienda non solo non ha dato risposte alle nostre domande sul futuro dello stabilimento, ma ha confermato l'intenzione di trasferire in Cina un altro macchinario entro Natale, e annunciato anche di voler terziarizzare il magazzino del prodotto finito, che potrebbe significare una decina di lavoratori da licenziare.

Per questo non potevano che prendere la decisione di indire uno sciopero immediato, oltre che aprire una consultazione con i lavoratori in due assemblee previste per martedì e mercoledì." Lo afferma il vicecoordinatore provinciale del Sindacato dei Lavoratori (SDL), Andrea Quaglietti, che è anche un dipendente della Manuli ( 700 addetti), al termine dell'incontro di oggi fra le parti, tenutosi presso la sede provinciale di Confindustria.

La protesta e la sospensione dal lavoro sono state decise per lunedi 24 settembre, ad ogni turno, anche per protestare contro l'ipotesi di aprire la trattativa sul rinnovo del contratto aziendale in Confinfustria Ascoli, invece che direttamente fra le parti nello stabilimento.

"Quello che ci preoccupa maggiormente - sottolinea Quaglietti - è l'inversione di tendenza manifestata dalla Manuli negli ultimi tempi, dopo gli investimenti fatti nel passato. Chiederemo ai lavoratori come rispondere a questo atteggiamento."