La segreteria dell'Udeur di Ascoli Piceno ha seguito con vivo interesse la vicenda di questi giorni legata all'attività della direzione dell'ospedale della città, retta dall'ingegner Michele Carmosino.

Molti sono i dubbi da chiarire per il nosocomio "Mazzoni", ma ai cittadini preme sapere di chi è la colpa se il bilancio della Zona territoriale 13 è in rosso. Noi dell'Udeur siamo abituati a dire sempre come stanno le cose e se è vero che la sanità è in capo alla Regione Marche, che eroga fondi a tutti gli ospedali, ci sembra chiaro che Carmosino, non è l'artefice di questo buco finanziario. Anzi, forse un plauso va ad un direttore che è riuscito per la prima volta ad interagire con operatori e sindacati e in grado di ottimizzare le risorse.

L'opinione pubblica deve sapere che quando la Regione nomina tutti i direttori delle strutture sanitarie, li informa di quanti fondi possono gestire per portare avanti le attività dell'ospedale che si apprestano a dirigere. A quello di Ascoli era stato concesso un budget inferiore rispetto alle aspettative, con l'impegno, da parte dell'ente regionale, che nel breve periodo il bilancio sarebbe stato riequilibrato rispetto alle altre realtà territoriali. Ma di fatto, questo riequilibrio a tutt'oggi non è stato fatto.

Il buco, in chiave previsionale di circa 2,5 milioni di euro, spetta allora colmarlo alla Regione Marche. In effetti ci risulta che tale cifra era stata già da tempo posta all'attenzione degli organi amministrativi e politici della Regione da parte di Carmosino, sottolineando, durante la ripartizione dei fondi, che si andava a penalizzare la Zona di Ascoli.

E allora ci chiediamo: essendo chiaro che l'assegnazione di un finanziamento ad un territorio è un fatto politico, di cui soprattutto i rappresentanti politici devono farsi carico, dov'era l'assessore nonché vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini, quando è stata decisa la ripartizione dei fondi alle Zone? Ovvero, come è intervenuto quando a giugno si sarebbe potuto (e dovuto) procedere al riequilibrio tra le varie Zone? A lui chiediamo esaustive risposte pretendendo per il futuro di essere più incisivo e farsi portavoce della collettività ascolana.