Rete natura 2000
Ascoli Piceno | Caccia: ritardi e le inadempienze della Regione per il Calendario Venatorio e per la tabellazione delle aree Z.P.S. e Z.P.C.
di Massi Consigliere Regionale UDC
Il ritardo nella formalizzazione del calendario Venatorio dimostra la incapacità della Giunta e della Maggioranza di Centro – Sinistra di gestire questo delicato settore in modo tecnico, scientifico e “legale”. Le opinioni diverse e le divisioni interne alla maggioranza in materia di caccia generano immobilismo, disfunzioni e la solita ambiguità. Ritengo necessario che tutte le Associazioni Venatorie abbandonino i consueti “particolarismi” e, unitariamente, sollecitino un confronto urgente e “stringente” con la Giunta per i chiarimenti necessari sulle scelte e sulle strategie di settore: modifica e aggiornamento della legge regionale – riorganizzazione degli A.T.C. – revisione dei Piani Faunistici Regionale e Provinciale – revisione delle zone di ripopolamento e cattura – ristrutturazione e certificazione delle RISERVE PRIVATE ecc. . tutto questo nel pieno rispetto della L. 157/92 e delle norme comunitarie .
Ma il ritardo e l’ambiguità di cui sopra si dimostrano evidenti anche per le inadempienze della Regione sulla “TABELLAZIONE” delle aree rientranti nella “RETE NATURA 2000” che, invece dovrebbe essere operativa entro settembre, 2007 pena la perdita dei fondi comunitari riservati all’agricoltura all’interno delle Z.P.S. (ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE) e delle Z.S.C. ( ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE) . La normativa che, finora, la Giunta ha emanato è scaturita dopo una serie di incarichi esterni molto costosi e dopo una perimetrizione delle Z.P.S. e delle Z.S.C. che per più del 50% riguarda aree esterne agli ambiti protetti con effetti negativi per la caccia e per l’agricoltura. Tutto questo è avvenuto senza alcuna “concertazione “ con le categorie dei cacciatori e degli agricoltori e con gli Enti Locali.
La “tabellazione” delle aree di cui sopra nello spirito di “RETE NATURA 2000” è urgente per il mantenimento o il ripristino degli habitat e, quindi, per lo sviluppo della flora e della fauna. Solo in Italia la strategia di “RETE NATURA 2000” è stata interpretata dal Centro – Sinistra ideologicamente “prevenuto”come strumento contro la caccia; negli altri Paesi CEE essa è stata utilizzata come tutela e sviluppo , insieme, dell’ambiente, nel rispetto di tutte le categorie. Per tali motivi sto presentando una interrogazione consiliare volta a conoscere le spese effettuate dalla Regione per la individuazione delle zone, per la loro catalogazione e per la necessaria cartografia.
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01/08/2007
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