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Divisione della Provincia. Interrogazione di Castelli a Spacca

Ascoli Piceno | "La Regione si assuma le responsabilità (finanziarie) derivanti dal parere favorevole fornito nel 1990 "

di Guido Castelli*

"La costituzione della provincia di Fermo è stata resa possibile dal parere favorevole rilasciato nel marzo 1990 dalla Regione Marche e ora Gian Mario Spacca non può disinteressarsi dei problemi logistici e finanziari derivanti dalla scissione." Questo il senso di un intervento di Guido Castelli, consigliere regionale di Alleanza Nazionale, che proprio oggi ha presentato un interrogazione regionale finalizzata a stimolare il coinvolgimento dell'ente nella vicenda delle nuove province in via di costituzione.

Proprio in questi giorni alcune amministrazioni locali della provincia di Ascoli hanno manifestato, attraverso l'approvazione di appositi ordini del giorno, la propria preoccupazione che gli oneri richiesti dall'avvio della nuova Provincia di Fermo, proposta ed ipotizzata come priva di significativi oneri per la finanza pubblica, di fatto siano posti a completo carico della provincia residuata.

Le prospettive adombrate dal Presidente della provincia Massimo Rossi evidenziano il rischio che la parte ascolana debba subire l'accollo di pesantissimi mutui. E ciò a titolo di conguaglio di un patrimonio immobiliare che, in molti casi, è stato acquisito e riqualificato con proventi pervenuti da finanziamenti pubblici finalizzati alla tutela del territorio ascolano svantaggiato.

"Bisogna evitare" - ha sostenuto Castelli - " che il processo di costituzione delle due nuove realtà si tramuti nella solita guerra tra poveri. Ascolani e Fermani rischiano infatti di alimentare l'ennesimo, reciproco scontro mentre Ancona e il resto della regione ‘se la ridono allegramente' appropriandosi dalla fetta più cospicua dei finanziamenti." "Proprio per questo ho ritenuto doveroso chiedere un pronunciamento ufficiale di Gian Mario Spacca su questo argomento: La Regione non può far finta di niente nel momento in cui una parte cospicua del territorio marchigiano viene interessato da un fenomeno che influisce direttamente sulle modalità e i termini della programmazione regionale."

"Ho chiesto in particolare che la Regione si assuma la responsabilità di garantire - almeno pro quota - gli importi degli eventuali conguagli tra i nuovi enti che dovessero eventualmente risultare dovuti. Basterebbe tagliare una parte dei molti sprechi ancora presentiper compiere un atto non solo doveroso ma soprattutto giusto nei confronti di quel sud delle Marche da sempre negletto nell'ambito delle politiche regionali".

*consigliere regionale AN

04/07/2007





        
  



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