Sacra Giubilare: sotto un cielo stellato ha sfilato il corteo storico
Grottammare | Una moltitudine di persone, per le vie della città, ferme ad ammirare la manifestazione, tra le più attese dellestate grottammarese
di Luigina Pezzoli

Sacra Giubilare
Numerosi i cittadini ed i visitatori che non sono voluti mancare all'evento che da tempo risuonava per la città Perla dell'Adriatico. Ieri, in una calda notte d'estate, dal campo sportivo alla Chiesa di San Giovanni Battista, percorrendo varie vie del centro cittadino, ha sfilato il corteo storico dell'edizione 2007 della Sacra Giubilare. La sfilata ha avuto inizio intorno alle ore 22, subito dopo la Solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Luigi Conti, arcivescovo metropolita di Fermo e da Mons. Gervasio Gestori, vescovo di S. Benedetto-Ripatransone-Montalto, nel campo sportivo comunale. Tanti figuranti, oltre 400, hanno composto il lungo corteo al quale hanno preso parte anche musici e animatori in stile medievale. Un evento in rievocazione dell'ammaraggio di papa Alessandro III e la concessione dell'indulgenza plenaria alla comunità locale che lo accolse nel lontano 1177.
Una grande emozione, dunque, si respirava per le vie della città mentre sfilava il lungo corteo di questa edizione ricca di novità: innanzitutto la suddivisione in quattro scene e la figura del papa simboleggiata nel camauro, il copricapo che la leggenda vuole riempito di sabbia a contare le infinte indulgenze concesse ai fedeli. Ed appunto non poteva che essere Lo sbarco del Papa ad aprire la rappresentazione con i templari a piedi e a cavallo affiancati da 25 armati della compagnia d'arme Lo Basilisco di Jesi, la nobiltà ecclesiale dei cardinali, il portatore di Camauro la barca papale appositamente realizzata per questa edizione, con al seguito il priore di San Martino e i frati. La città in festa, dunque, che accoglie l'arrivo del pontefice con le rappresentanze dei quattro quartieri antichi di Grottammare, ciascuno annunciato dallo stendardo e rappresentato dai rispettivi nobili, dame ed ancelle, damigelle e cavalieri. I falconieri, altra novità della sfilata, che hanno introdotto il popolo, composto da pescatori, artigiani, boscaioli, contadini, tessitori e vasai, circondato dai giullari e dai giocolieri.
La III scena, La traslazione del Rosso Stendardo, in rievocazione degli avvenimenti di epoche successive, come chiaramente emerge dalla foggia dei costumi di fine ‘500. Annunciato dalla Corale Sisto V, ha sfilato lo Stendardo rosso, simbolo della Sacra, donato dal Vescovo di Fermo a Grottammare per riconfermare i benefici giubilari, seguito dal Principe e dal Capitano del Popolo, scortato dai soldati. Infine, la IV scena, La processione dei Santi, costituita dal corteo religioso, dallo stendardo comunale della Sacra (benedetto da Papa Giovanni Paolo II) e dalle autorità religiose, militari e civili tra le quali il sottosegretario Pietro Colonnella, il presidente della Provincia Massimo Rossi, il sindaco di Grottammare Luigi Merli e Giulietta Capriotti in rappresentanza dell'Amministrazione comunale di San Benedetto.
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02/07/2007











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