Nelle Marche diminuisce la voglia di cucinare
Ancona | Grande impennata delle imprese di prodotti alimentari pronti e precotti
di Luigina Pezzoli
Nel capoluogo ascolano si è sempre più pigri in cucina: crescono al quarto trimestre 2006 di quasi il 4%, rispetto allo stesso periodo del 2005, le imprese di prodotti alimentari pronti come gastronomie, friggitorie, rosticcerie, take away e precotti quali surgelati, in scatola o comunque conservati. In totale, dunque, queste attività sono passate da 879 del 2005 a 912 del 2006. A livello di golosità la provincia di Ascoli Piceno è seguita dal capoluogo dorico dove l'industria alimentare anconetana al quarto trimestre 2006 segna un incremento del 1,50% in più rispetto allo stesso periodo del 2005, portandosi da 777 a 789 imprese attive nel settore. Non si distacca di molto il numero di attività nella provincia di Macerata dove l'incremento, considerando lo stesso periodo, è inferiore all'1% e le imprese attive nel settore sono passate da 770 a 777.
Fanalino di coda è la provincia di Pesaro e Urbino dove le imprese di prodotti alimentari sono passate da 688 del 2005 al 725 del 2006, pertanto è la provincia marchigiana che ha registrato la più alta crescita dell'industria alimentare, infatti dal quarto trimestre 2006 segna un più 5,40% rispetto allo stesso periodo del 2005. Considerando il dato a livello regionale si evince che l'industria alimentare al quarto trimestre 2006 segna una crescita che si aggira al 3% rispetto allo stesso periodo del 2005, portandosi da 3.114 a 3.203 imprese attive nel settore. Un dato davvero disarmante considerando che la crescita registrata a livello nazionale, nello stesso periodo, è pari al 2%. Questo è quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese anni 2000, 2005 e 2006, i cui dati per la regione Marche sono stati rielaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.
A livello nazionale è interessante evidenziare che tra i settori in crescita rispetto al 2000, anche i produttori di birra (+160,5%) e la lavorazione e conservazione delle patate (+10,5%). In valori assoluti, spiccano invece i dati relativi alla imprese che producono prodotti di panetteria e di prodotti da forno e pasticceria fresca, con 55.613 attività rispetto alle 53.775 del 2005 (+3,4%). Seguono i produttori di gelati (6.889 imprese nel 2006 rispetto alle 6.604 del 2005, crescita del 4,3%). Salgono a 2.072 le imprese di produzione e lavorazione della carne, escluse le macellerie, con un aumento dell'1,8%, (2.036 nel 2005), di cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie (599 imprese contro le 587 del 2005, +2%) e di bevande ottenute per infusione ed altre bevande fermentate (70 contro le 65 del 2005).
|
27/06/2007
Altri articoli di...
Fuori provincia
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati