La legge forestale della Regione Marche, n.6 del 23/02/2005 disciplina le azioni e gli interventi diretti allo sviluppo del settore forestale, nonché alla salvaguardia dei boschi, delle siepi, degli alberi e dell'assetto idrogeologico del territorio.

L'articolo 21 di questa legge pone il divieto di abbattimento di specie arboree protette senza l'autorizzazione del Comune, rientrando nella nozione di abbattimento ogni ipotesi di taglio e sradicamento e ogni altra grave menomazione delle capacità e potenzialità vegetative della pianta.

Il leccio (Quercus ilex) fa parte degli alberi ad alto fusto protette.

Il comma 2 specifica che l'autorizzazione all'abbattimento è concessa nei seguenti casi:
a) realizzazione di opere pubbliche;
b) realizzazione di opere di pubblica utilità;
c) edificazione e ristrutturazione di costruzioni edilizie;
d) realizzazione di opere di miglioramento o trasformazione fondiaria;
e) diradamento di filari o gruppi per consentire ai singoli alberi ed al complesso un più equilibrato sviluppo strutturale e vegetativo;
f) utilizzazione turnaria di un filare o gruppo di piante;
g) alberi che arrecano danno a costruzioni, manufatti o a reti tecnologiche;
h) alberi irrimediabilmente danneggiati da eventi calamitosi, atmosferici, da malattie o da parassiti;
i) alberi che minacciano rovina e rappresentano pericolo per la pubblica o privata incolumità.

Il comma 6 sancisce che l'autorizzazione all'abbattimento di alberi ad alto fusto secolari è concessa soltanto nei casi di cui alle lettere a), h) e i) del comma 2 previa verifica sul posto dell'ente competente al rilascio dell'autorizzazione.

In base alla presente legge, il leccio (Quercus ilex) puo' essere definito albero secolare se, in mancanza di dati attendibili riguardo la sua nascita o piantagione, ha un diametro pari o superiore a 40 cm.

Credo che l'Ufficio Tutela Ambientale (settore LL.PP.) abbia dato l'autorizzazione rispettando le direttive elencate, ossia comma 2 lettera c (edificazione e ristrutturazione di costruzioni edilizie) e comma 6 (leccio con diametro inferiore a cm 40).

Le critiche fanno bene all'Amministrazione quando sono costruttive ma credo che la professoressa Di Giuseppe, visti i titoli, potesse informarsi sulla Legge Regionale Forestale prima di sparare a zero su tutti e dichiarare la totale inettitudine degli amministratori e la latitanza dei Verdi (sono invece completamente d'accordo sull'arroganza di certi imprenditori).

Il taglio degli alberi protetti sta diventando sempre più frequente e la questione mi proccupa quindi invito l'Assessore Canducci a verificare personalmente tutte le autorizzazioni all'abbattimento. Prima dell'eliminazione dei lecci al Calabresi c'e' stato un episodio analogo dietro l'Istituto Vannicola di Porto d'Ascoli che non ha avuto eco perché non in centro e visibile a pochi. Ringrazio pubblicamente il cittadino che comunicandomi tempestivamente l'accaduto (anche con foto) ha permesso al sottoscritto e all'Assessore all'Ambiente di bloccare lo scempio.

Il gesto di questa persona può essere d'esempio a tutti i cittadini sambenedettesi che invece di "lamentarsi dopo" possono "agire durante" ed evitare altri attentati all'ambiente.

* Capogruppo Verdi