Fermo onora la festa della Liberazione
Fermo | Ilricordo del sindaco di Fermo Di Ruscio ai martiti fermani per la libertà, i fratelli Fortuna, Santini e Protasi, il richiamo alla Costituzione e la deposizione di una corona d'alloro sulle lapidi
La Città di Fermo ha celebrato la scorsa domenica la Festa della Liberazione. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Saturnino Di Ruscio, Marisa Marchetti per la Prefettura di Ascoli Piceno, l'assessore provinciale Luigino Baiocco, il presidente dell'Anpi Fabrizio Iommi, le associazioni d'arma e di volontariato.
"Gli avvenimenti, le scelte, i profondi sentimenti che hanno percorso momenti della nostra storia locale - ha commentato il sindaco Di Ruscio - ma che erano anche della nostra Nazione, sono stati determinanti ed hanno inciso profondamente sulla storia dei nostri predecessori, dei nostri padri e di quanti sono ancora testimoni dei gravi e luttuosi eventi che la storia stessa ci narra e che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Noi oggi, riuniti in questa splendida Piazza del Popolo davanti al prestigioso Palazzo dei Priori, riportiamo alla memoria la liberazione di una città, che da poco Provincia, vanta un passato glorioso e ricordiamo i protagonisti principali di quelle drammatiche sequenze. E dal loro sacrificio e dalla loro tragica esperienza, non può che scaturire con tutta la sua storica rilevanza un denominatore comune: che la fine del secondo conflitto mondiale coincise con un desiderio universale di pace".
"Nella Costituzione - ha aggiunto il primo cittadino fermano - C'è tutta la nostra storia, il nostro passato, i nostri dolori, ma anche le nostre glorie, le glorie del Fratelli Fortuna, di Santini e del giovanissimo Protasi. Sono tutti sfociati in questi articoli e a saper intendere, si sentono le voci lontane: cito un comma dell' art.2 "l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale; e a seguire un comma dell' art.11 ": l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli".
La cerimonia è proseguita con la Santa Messa in suffragio dei caduti che è stata celebrata presso il Santuario della Madonna del Pianto, alla quale i cittadini fermani fecero voto per la liberazione dalla guerra. La cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone d'alloro sulle lapidi dei fratelli Fortuna, Santini e Protasi.
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19/06/2007
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