"Abbiamo fatto un ulteriore importante passo avanti. C'è stata da parte di tutti una forte dimostrazione di responsabilità. Con noi ha partecipato anche il dirigente regionale Nicomi. Ci siamo lasciati impegnandoci a rivederci venerdì prossimo alle 15,30 sempre qui in comune. Poi, con ogni probabilità ci recheremo tutti a Roma".

Un Giovanni Gaspari oltremodo soddisfatto dopo l'incontro avuto in comune tra l'amministrazione e le associazioni e rappresentanti della pesca alle vongole del litorale adriatico che fa parte del futuro Parco Marino. All'incontro ha partecipato anche il presidente della Provincia Massimo Rossi. Ma è già tutto appianato? Non ancora e anzi ci sarebbe molto da lavorare per raggiungere ad un protocollo di intesa nel quale i vongolari sono disposti ad accettare una decurtazione dell'area pescabile dietro un corrispettivo di adeguati incentivi. Lo conferma lo stesso Giovanni Di Mattia presidente della Cogevo che raggruppa più di 84 imbarcazioni dell'Abruzzo.

"Abbiamo avuto un tavolo tecnico dove si sono chiariti alcuni punti. Ma allo stato attuale possiamo solo dire che non c'è ancora nulla di certo. Intanto la Regione Marche deve ratificare un fondo per dare la sicurezza a noi pescatori. Abbiamo chiesto un provvedimento tampone nell'immediato per poter attenuare il danno che subiremo dal provvedimento". Per il rappresentante dell'associazione è necessario stabilire in futuro una piattaforma a sostegno che corrisponda un incentivo pari alle dismissioni del territorio marino sottratto all'attività di pesca. A supporto si dovranno istituire dei corsi professionali e creare un fondo per eventuali morie.

Per quanto concerne la proposta Froglia di ridurre da 34 al 17% le zone a limitazioni "C" (divieto di pesca con turbo-soffianti: vongole) la Cogevo lo ritiene un passo avanti ma non definitivo. In ogni caso il parere definitivo lo darà il Ministero all'Ambiente. Con riflessioni analoghe, seppur espresse in termini diversi, il parere di Tonino Giardini, presidente di Federpesca

:" Abbiamo ribadito che vogliamo garanzie certe. Non abbiamo nulla contro l'istituzione del Parco ma si deve tutelare anche ci lavora. La zona protetta sarà certamente una risorsa sia per la provincia di Ascoli che per quella di Fermo. Ma se c'è da fare un sacrificio sia chiaro che questo non lo deve fare solo la categoria dei pescatori".

Certezze prima di tutto. Una di queste è l'impegno assunto dal rappresentante regionale nel corso dell'incontro che ci saranno disponibilità finanziare per corrispondere gli incentivi. Poi si dovranno di quantificarli.