Il giorno che nessuno avrebbe voluto è arrivato. In mattinata, Antonella Marcantoni e la sua famiglia subiranno l'esecuzione immobiliare che li costringerà a lasciare la casa in cui vivono da sempre. La casa che un tempo era loro, che da oggi sarà di chi l'ha acquistata ad un'asta fallimentare.

A nulla sembra valso il coraggio di Antonella, la sua caparbietà nel denunciare e combattere l'usura, il suo tentativo di coinvolgere quante più persone nella sua battaglia, la sua richiesta continua di giustizia, di fare chiarezza, su un caso che chiaro non è. Con l'avvento nella vicenda di Paolo Bocedi, presidente di Sos Italia Libera, quando tutto sembrava ormai perduto, si era riaperta una speranza. La presenza di chi da anni combatte l'usura ed il racket, e che tante battaglie ha condotto e vinto, pareva la strada giusta per ridare ad Antonella ed ai suoi cari un barlume di speranza.

Di rumore, Antonella ne ha fatto tanto. Attraverso internet ed il suo blog, con gli interventi pubblici, le lettere alla magistratura e alle istituzioni, gli interventi sulla stampa. Oggi sembra che nulla sia bastato. Lo sfratto, tante volte sospero e prorogato, stavolta, a scanso di clamorose sorprese dell'ultima ora, stavolta non si fermerà. Questo non significa che la battaglia sia perduta. Antonella ed il suo legale continueranno a battersi, le indagini sono ancora aperte, due procure indagano e non si può  escludere che i reati di usura, estorsione, truffa e associazione a delinquere che i Marcantoni imputano al presunto usuraio non sono affatto dimenticati.

Ma nel frattempo, le case sono perdute. L'ufficiale giudiziario è atteso intorno alle 10 di oggi. Antonella non ha desistito dall'intenzione di compiere un gesto estremo. Paolo Bocedi, senza mezzi termini, ha annunciato: "Ci barricheremo". Per le forze dell'ordine si preannuncia una mattinata delicatissima. E certo un momento profondamente drammatico per una famiglia che tra poche ore rischia davvero di trovarsi senza più nulla.