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Centinaia di cartelli contro i cinesi

Porto Sant'Elpidio | "I cinesi in Cina" e "Boicotta il Made in China" sono questi gli slogan firmati "Azione Giovani" affissi sulle mura cittadine

di Giacomo Petrelli

Uno dei cartelli affissi sui muri della città

"I cinesi in Cina", "Boicotta il Made in China" sono questi i messaggi inequivocabili scritti su centinaia di cartelli che nei giorni scorsi sono stati affissi sulle mura di molti edifici cittadini. Frasi offensive, firmate da "Azione Giovani", in cui si manifesta a chiare lettere la volontà di molti cittadini elpidiensi di far tornare i cinesi nel loro paese di origine.

I 26 negozi dei commercianti dagli occhi a mandorla che hanno invaso via Mazzini e che ostacolano il commercio locale e lo sviluppo del Made in Italy sarebbero la causa principale che ha spinto alcuni membri di "Azione Giovani" a tempestare la città di cartelli minatori contro la comunità cinese che dal canto suo sembra fare ben poco per cercare di integrarsi all'interno del tessuto sociale cittadino. Silenziosi, discreti e solitari i cinesi formano piccole comunità senza far percepire la loro presenza e continuano massicciamente a moltiplicarsi proprio come i noti "Gremlies" del famoso film che, guarda caso, per ironia della sorte, erano proprio cinesi.

In città si è sviluppata, così, una vera e propria fobia determinata soprattutto dal fatto che la Cina va sempre più insediandosi nelle radici del sistema economico nazionale, portando così al fallimento molte piccole imprese che non riescono a reggere la concorrenza. Se fino a ieri, dunque, gli involtini primavera e il gelato fritto potevano risultare un gustoso diversivo ai nostri piatti, oggi vengono visti con diffidenza anche perché il menù è diventato inesorabilmente più complesso e al suo interno troviamo Jeans da 8 euro, scarpe a 10 euro che sono spesso frutto di una manodopera sottopagata, di una qualità scadente e di una mancanza totale di tutela sindacale.

La paura più grande, però, è che dietro questo fenomeno si nasconda qualcosa di ben più temibile. Tutte le attività acquistate in contanti a prezzo ben superiore a quello di mercato fanno pensare a strani giri di liquidità che spesso hanno nella potentissima rete della mafia cinese una garanzia di copertura economica. Occorre però non fare di tutta un'erba un fascio, in quanto, non tutta la popolazione cinese è invischiata in questo giro d'affari, esistono anche persone oneste e lavoratrici che sono venute in Italia per vivere tranquillamente.

11/05/2007





        
  



5+4=
Un'altro messaggio contro la comunità cinese

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