Era il 31 Dicembre 2005 quando due ragazzi poco più maggiorenni, Francesco Grandi di Milano e Jessica Ballanti di Bologna rispettivamente 24 e 18 anni, sono rimasti vittime di un incidente domestico di cui spesso si sente parlare: morire asfissiati in casa per colpa del monossido di carbonio fuoriuscito dalla caldaia

Le due giovani vittime si trovavano a trascorrere le vacanze natalizie a Porto San Giorgio nell'abitazione dei genitori di Francesco. Mancavano poche ore ai festeggiamenti dell'ultimo dell'anno quando le ripetute telefonate a vuoto da parte dei genitori dei due ragazzi hanno messo in allarme il papà di Francesco. Venne avvertito il vicino di casa che non ricevendo risposte al suono del campanello chiamò i pompieri che, facendo irruzione nella casa, fecero la macabra scoperta: i due ragazzi ormai cadaveri distesi abbracciati sul divano.

Subito partirono le indagini che sfociarono in un'inchiesta col relativo sequestro conservativo dei beni, in attesa dell'udienza preliminare che si terrà a Maggio, di tre delle quattro persone indagate: l'appartamento sovrastante quello che fu teatro della tragedia di proprietà di C.M., di quello della moglie di questo e del muratore che fece i lavori presso l'appartamento dei due giovani.

Il tribunale aveva già deciso il sequestro dei beni, in vista di un risarcimento danni, decisione confermata ieri e che porterà davanti al giudice i quattro indagati nell'udienza che si terrà a Maggio.