Antonella smette di mangiare. Lo ga deciso dopo aver ricevuto notifica che lo sfratto, inizialmente rimandato da aprile a giugno, è stato ora anticipato di un mese. Entro il 15 maggio dovrà lasciare la sua abitazione. La giovane elpidiense che da mesi si batte con tenacia contro l'usura incassa così un colpo proprio nel momento in cui, guarita dopo alcuni problemi di salute, rinviato lo sfratto e riaperto il caso, sembrava essersi riaperta una speranza alla sua richiesta di giustizia.

"Sono stanca delle bugie che mi vengono raccontate - spiega, stanca, in poche righe - sono stanca degli
errori altrui per i quali ci tocca sempre pagare, sono esasperata da uesto continuo tira e molla ed è per questo che ho deciso di smettere i mangiare. Questo in seguito alla notizia che lo sfratto è stato magicamente spostato di un mese, questo perchè l'inchiesta è stata riaperta ma ridata allo stesso Pm che la arcihiviò la volta precedente".

Sui motivi della nuova data per l'esecutività dello sfratto, per il momento nessuna  notizia. Antonella non riesce a farsene una ragione, e lo stesso avvocato della famiglia, Marco Scalseggi, è rimasto sorpreso dalla notizia, ipotizzando sulle prime battute, un banale errore. 

Fatto sta che la situazione è ancora una volta di massima allerta. Nessuno si era illuso che la battaglia fosse vinta, ma le speranze che potesse aprirsi una nuova pagina, dopo la riapertura del caso e il rinvio, sembravano concrete. Ora la doccia gelata, da cui la drammatica decisione di smettere di mangiare, come gesto di estrema protesta. "Non ce la faccio più a vivere così, mi arrendo e smetto di mangiare. Certa che qualsiasi iniziativa lascia il tempo che trova, do via
la mia vita, tanto essa non conta nulla per gli altri, perchè dopo tanto dolore dovrebbe contare qualcosa per me?"