Piccola pesca e mucillagine. Il problema delle alghe marine si è riproposto inaspettatamente sulle nostre coste mettendo a dura prova il lavoro dei “topolini” del mare ovvero di quelle imbarcazioni che non superano le dieci tonnellate di stazza e che operano nella fascia compresa tra le tre e le sei miglia marine. Per far presente il problema in tutta la sua gravità e verificare se vi sono i presupposti per un intervento regionale a sostegno della categoria l’assessore alla pesca Settimio Capriotti si è recato a Roma per far visita a Saverio Abbate, Direttore Generale della Pesca.

Della delegazione facevano parte Massimo Novelli in rappresentanza della piccola pesca e ed il Sottosegretario agli Affari Regionali Pietro Colonnella. Da parte del direttore c’è stata l’ampia rassicurazione che verrà fatto quanto possibile per cercare di venire incontro alle difficoltà del settore dopo che ne sia stata appurata l’effettiva gravità e sussistenza del problema da parte delle Capitanerie di Porto e della Regione.

Se queste confermeranno quanto esposto l’ufficio centrale provvederà ad inoltrare immediatamente richiesta di sussistenza per calamità  presso la Commissione CEE. Tuttavia c’è il dubbio che, essendo quello delle mucillagini un fenomeno ricorrente esso non rientri nella casistica degli “eventi straordinari” ma di quelli comuni e pertanto l’erogazione di fondi di pronto intervento da parte dello stato potrebbe essere interpretato come “aiuti statali” non ammissibili da parte della stessa comunità europea perché in contrasto con le norme sul libero mercato.

La speranza è che siccome il ritorno delle mucillagini si è verificato per la prima volta in stagione invernale potrebbe rientrare nel novero di fenomeni “straordinari” e quindi non prevedibili. Le Marche sono tra le poche regioni in Italia che ha puntato su una forte politica del biologico per cui le mucillagini potrebbero essere il prodotto di scarico di altre località più a nord notoriamente più industrializzate e maggiormente dedite all’uso di prodotti chimici.

Nello stesso incontro Capriotti ha fatto presente il progetto comunale di un turismo basato sullo sfruttamento delle amenità marine con iniziative tipo un “bed and breakfast” in mare con la possibilità di passare un weekend in barca al largo della costa godendo il panorama della Riviera vista da un’altra e altrettanto suggestiva prospettiva.