Boom di partecipanti ai tre corsi di formazione per la degustazione dolio extravergine doliva
Ascoli Piceno | Organizzati dalla Società Cooperativa Produttori Olivicoli dellItalia Centralea r.l., in collaborazione con l'ITAS C.Ulpiani, si sono chiusi, con una visita didattica presso lAzienda Agrobiologia Cartofaro.

Conclusi 3 corsi per degustatori di olio extravergine
“Esprimo il mio compiacimento sull’andamento dell’offerta formativa che siamo riusciti a programmare – esordisce Cesare Travaglini, responsabile dell’organizzazione dei corsi - Dovevamo realizzarne uno solo ma, dato il numero considerevole d’adesioni, è stato necessario, avviare gli altri due”.
Lunedì scorso, infatti, con la consegna degli attestati, si è concluso l’incontro di fine corso, al quale hanno partecipato tutti gli allievi dei tre moduli, degna conclusione dopo sette serate di degustazione in aula. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Azienda Agrobiologia “Cartofaro”, di Rosella ed Adamo Castelli, sita in Frazione Campolungo, titolare di un frantoio aziendale, specializzata nella produzione d’olio extravergine di qualità, derivante dalla coltivazione di oltre 1.700 piante d’olivo.
Dopo la visita didattica del frantoio e dell’oliveto, c’è stato l’assaggio di diversi oli, alcuni dei quali monovarietali. Gli intervenuti, oltre ad aver preso atto delle nuove tecnologie agricole adottate, hanno degustato salumi, farro, ceci, vino cotto ed altro, i genuini prodotti tipici che la famiglia Castelli produce e vende direttamente in azienda.
Ai corsi, hanno partecipato adulti e giovani studenti frequentanti le quarte e quinte classi dell’Istituto Agrario, e si sono articolati in una serie d’incontri, per un totale di 36 ore, volti a far conoscere, attraverso l’analisi sensoriale, i difetti, i diversi tipi di fruttato ed i caratteri di tipicità dell'olio extravergine. “Ai corsi – ha spiegato Franca Angerosa, primo ricercatore nell’Istituto Sperimentale per l’Elaiotecnica di Pescara - hanno partecipato persone prevalentemente giovani e molto disponibili ad accostarsi all’analisi sensoriale.
La finalità dei corsi è anche quella di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di un alimento come l’olio extravergine d’oliva, un prodotto che, da sempre, contraddistingue la cultura mediterranea e lo stile di vita italiano improntato su salubrità e benessere”.
L’apporto degli esperti dell’Istituto per l’Elaiotecnica di Pescara Angela Angerosa, Luciano Di Giovacchino, Regina Mucciarella e Luciana Di Giacinto, dei professori dell’Itas Leonardo Seghetti ed Adamo Castelli e del dottore agronomo Simona Sestili, è stata un’altra garanzia per qualificare questo percorso. “I tre corsi realizzati all’Istituto Tecnico Agrario – spiega Leonardo Seghetti, docente presso l’Istituto – hanno una valenza notevole perché rivolta a dei giovani che, mi auguro, inizieranno a lavorare nel mondo agricolo, visto gli studi che hanno scelto.
Una volta diplomati, potranno sempre vantare questo primo percorso dell’analisi sensoriale dell’olio, proponendo, con cognizioni di causa, un prodotto che merita un più ampio rispetto di quello attuale”. “Frequento la quarta classe dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Ascoli – conclude Emanuela Pasqualini, mostrando sorridente il suo attestato appena ricevuto – corso di specializzazione in Viticoltura ed Enologia, che prevede il sesto anno. Trattandosi d’analisi sensoriale e, stante gli studi intrapresi, mi è parso logico partecipare per acquisire una maggiore professionalità. Ad ogni modo è stata una bella, piacevole ed utile esperienza”.
Lunedì scorso, infatti, con la consegna degli attestati, si è concluso l’incontro di fine corso, al quale hanno partecipato tutti gli allievi dei tre moduli, degna conclusione dopo sette serate di degustazione in aula. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Azienda Agrobiologia “Cartofaro”, di Rosella ed Adamo Castelli, sita in Frazione Campolungo, titolare di un frantoio aziendale, specializzata nella produzione d’olio extravergine di qualità, derivante dalla coltivazione di oltre 1.700 piante d’olivo.
Dopo la visita didattica del frantoio e dell’oliveto, c’è stato l’assaggio di diversi oli, alcuni dei quali monovarietali. Gli intervenuti, oltre ad aver preso atto delle nuove tecnologie agricole adottate, hanno degustato salumi, farro, ceci, vino cotto ed altro, i genuini prodotti tipici che la famiglia Castelli produce e vende direttamente in azienda.
Ai corsi, hanno partecipato adulti e giovani studenti frequentanti le quarte e quinte classi dell’Istituto Agrario, e si sono articolati in una serie d’incontri, per un totale di 36 ore, volti a far conoscere, attraverso l’analisi sensoriale, i difetti, i diversi tipi di fruttato ed i caratteri di tipicità dell'olio extravergine. “Ai corsi – ha spiegato Franca Angerosa, primo ricercatore nell’Istituto Sperimentale per l’Elaiotecnica di Pescara - hanno partecipato persone prevalentemente giovani e molto disponibili ad accostarsi all’analisi sensoriale.
La finalità dei corsi è anche quella di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di un alimento come l’olio extravergine d’oliva, un prodotto che, da sempre, contraddistingue la cultura mediterranea e lo stile di vita italiano improntato su salubrità e benessere”.
L’apporto degli esperti dell’Istituto per l’Elaiotecnica di Pescara Angela Angerosa, Luciano Di Giovacchino, Regina Mucciarella e Luciana Di Giacinto, dei professori dell’Itas Leonardo Seghetti ed Adamo Castelli e del dottore agronomo Simona Sestili, è stata un’altra garanzia per qualificare questo percorso. “I tre corsi realizzati all’Istituto Tecnico Agrario – spiega Leonardo Seghetti, docente presso l’Istituto – hanno una valenza notevole perché rivolta a dei giovani che, mi auguro, inizieranno a lavorare nel mondo agricolo, visto gli studi che hanno scelto.
Una volta diplomati, potranno sempre vantare questo primo percorso dell’analisi sensoriale dell’olio, proponendo, con cognizioni di causa, un prodotto che merita un più ampio rispetto di quello attuale”. “Frequento la quarta classe dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Ascoli – conclude Emanuela Pasqualini, mostrando sorridente il suo attestato appena ricevuto – corso di specializzazione in Viticoltura ed Enologia, che prevede il sesto anno. Trattandosi d’analisi sensoriale e, stante gli studi intrapresi, mi è parso logico partecipare per acquisire una maggiore professionalità. Ad ogni modo è stata una bella, piacevole ed utile esperienza”.
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21/03/2007
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