Uno spettacolo per ri-scoprire Michelangelo
| ROMA- Da giovedì 22, fino a domenica 25, andrà in scena al Teatro Nazionale di Roma lo spettacolo"Dmitrij ostakovi"-Michelangelo" diretto da Beppe Menegatti:un sapiente mix di poesia, musica e danza per rappresentare l'autentico animo dell'artista.
di Marco Braccetti
“Una rappresentazione che difende l’identità vera di Michelangelo, mostrandolo al pubblico nella sua essenza più autentica, cercando di risvegliare l’attenzione verso i suoi scritti”. Così il regista Beppe Menegatti presenta lo spettacolo “Dmitrij Šostakovič-Michelangelo”. Con questo titolo si concludono le celebrazioni del Teatro Nazionale di Roma per la ricorrenza dei cento anni dalla nascita del compositore russo, iniziate nel 2006. “Lo scorso anno per mancanza di fondi e di spazio non abbiamo potuto inserire nel cartellone questo spettacolo”, continua Menegatti.
Questa volta il regista parte dalla “Suite su versi di Michelangelo Buonattori op.145 per baritono e pianoforte” e dal “Quintetto in sol minore op.57”, per strutturare il suo nuovo spettacolo in due parti. Una rappresentazione che fonde abilmente poesia musica e danza. Filo conduttore sarà la voce di Italo Dall’Orto che reciterà dei brani tratti da opere di T.S. Eliot, Sigmund Freud, Mario Luzi, Thomas Mann, Eugenio Montale, Giovanni Testori a cui si aggiunge un testo inedito, scritto appositamente per questa occasione da Edoardo Sanguinetti.
Sarà un’occasione per conoscere un Šostakovič diverso da quello delle più celebri sinfonie. “Si tratta di musiche molto difficili e raramente eseguite in Italia- spiega il Maestro Francesco Sodini alle cui mani è affidata la direzione musicale.
Spetta all’etoile del Teatro, Mario Marozzi, evocare l’essenza artistica ed umana di Michelangelo, grazie anche alle coreografie ideate da Gilliam Whittingham. Accanto al noto ballerino ci saranno Alessandro Tiburzi e Fabio Grossi, con un cast composto integralmente di uomini. Unica presenza femminile, la piccola allieva della scuola di ballo Flavia Stocchi, ad incarnare il mito dell’eterno femminino. Le rime di Michelangelo, tradotte in russo e musicate da Šostakovič saranno interpretate da Paolo Coni, accompagnato al pianoforte da Gregorio Nardi e dal Quartetto Cerrato.
“Le rime che il pubblico ascolterà- aggiunge Menegatti- sono quelle originali di Michelangelo. Infatti, nella Roma cinquecentesca, papalina e profondamente oscurantista, troppo simile a quella attuale- sottolinea polemicamente il regista- il nipote del Buonarroti, dopo la morte dello zio, aveva modificato molti dei suoi scritti, per cercare di nascondere ogni riferimento all’omosessualità dell’artista”.
Lo spettacolo e completamente creato dalla compagnia di balletto del Teatro Nazionale, una delle più produttive del mondo. Un fatto che riempie d’orgoglio l’intero gruppo di ballerini e creativi che lavorano nell’importante teatro romano.
Per info: www.operaroma.it
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20/03/2007
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